
Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 la Repubblica Italiana "riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del Ricordo” al fine di consevare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine 0rientale".
Migliaia di italiani sono stati perseguitati, fucilati e fatti sparire dai partigiani fedeli a Tito perché considerati nemici del popolo e di ostacolo alla espansione iugoslava. 10, 11 mila le vittime. 350 mila gli esuli italiani costretti ad abbandonare le loro case, le loro terre ed i loro affetti radicati nei secoli. Migliaia le persone scomparse nel nulla.
L'Italia, l'Europa ed il mondo hanno taciuto, ignorando un giustizialismo sommario, rivalse sociali e personali, il disegno per lo scardinamento di un popolo. Ci sono voluti 60 anni perche l’Italia ricordasse una tragedia ignorata dalla logica dei blocchi e dalla contrapposizione, di destra e di sinistra, degli schieramenti politici.
Una congiura del silenzio pesante come un macigno.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale vogliono ribadire che il rispetto della persona e un valore supremo, che mai nessuna ideologia ha il diritto di calpestare.
Il ”Giorno del Ricordo” rappresenti il monito a tutte le generazioni, affinché costruiscano un futuro di pace e di collaborazione tra i popoli.
II Sindaco
Gustavo Maccari