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POLITICA LOCALE
LETTERA DEL SINDACO
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12/04/2011Comune di Castelleone
 
 
RISPOSTA DELLA GIUNTA COMUNALE ALL'ACCUSA DI SVENDERE IL PATRIMONIO
 
 
Chi fa politica cercando ogni pretesto per gettare fango su qualsiasi iniziativa di chi amministra certamente non fa il bene del proprio paese, ma cerca di ricavarne un vantaggio in termini di consenso elettorale. 
Questa è vecchia politica, è un'offesa all'intelligenza del cittadino che ai nostri giorni sa certamente distinguere la vera informazione dalla propaganda elettorale: è da quando ha perso le elezioni che il consigliere Fiori Pietro e la sua parte politica anziché proporsi con legittime posizioni politiche ed amministrative cerca  di screditare la maggioranza  disinformando la cittadinanza con argomentazioni oltre i limiti della correttezza politica e soprattutto amministrativa..
Rispondo all'accusa di svendere il patrimonio del comune di Castelleone contenuta nell'organo di partito “Carta Canta” di “Cantiere Castelleone” pubblicata il 10 Aprile sul quotidiano “La Provincia”.  
Iniziamo col dire  che di  patrimonio immobiliare da vendere non ne ho trovato, ma solo debiti da pagare, quello che c'era da vendere era già stato tutto venduto.
Quello che si sta facendo è la corretta valorizzazione di un patrimonio immobiliare, che solo norme recenti permettono di fare, riconvertendo beni patrimoniali non considerati strategici né dal punto di vista urbanistico né per il loro utilizzo pubblico, per la realizzazione di altri che hanno maggiore utilità alla Comunità.
Un’ operazione di buona gestione della cosa pubblica che Amministrazioni comunali accorte stanno facendo e non da ora.
Fatte queste doverose e necessarie premesse passo ora ai fatti.
Nel nostro programma amministrativo una delle priorità indicate era e rimane la costruzione di  una nuova scuola materna.
Conoscendo bene i tempi burocratici per la realizzazione di un'opera pubblica e le disponibilità finanziarie necessarie per realizzarla,  la nostra amministrazione si è messa subito in moto  con un incarico  per la predisposizione di uno studio di fattibilità finalizzato alla costruzione  di una scuola per l'infanzia (è falsa  quindi l'affermazione della mancanza di progettazione).
Il progetto  è stato illustrato in una conferenza stampa ai capigruppo e a tutte le realtà sociali interessante circa un anno fa, pertanto il consigliere Fiori Pietro e la sua parte politica, hanno avuto tutto il tempo per proporre soluzioni alternative ma  in un anno non ne è arrivata una.
Il progetto di fattibilità contiene  la stima della spesa prevista, l'individuazione del sito dove costruire la scuola, l'individuazione dei beni che costituiscono il controvalore per la costruzione dell'opera e una valorizzazione di massima degli stessi. 
Nel frattempo siamo andati avanti pubblicando a settembre dell'anno scorso un  avviso per la manifestazione di interesse al Programma Integrato di Intervento scelto come forma di realizzazione dell'opera.
Purtroppo, stante il perdurare della crisi edilizia, la forma scelta per la realizzazione dell'opera non ha trovato imprenditori interessati. Questo imprevisto non ci ha scoraggiati anzi è stato lo stimolo per trovare altre modalità per la realizzazione dell'iniziativa.
In questi mesi abbiamo lavorato molto, in silenzio, senza tanto clamore mediatico sondando il mercato ed  istituti di credito  per  avere conferma sulla fattibilità della procedura scelta e, con l’assistenza di un legale,  trovare la forma societaria più confacente per la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana, individuata ora come mezzo più idoneo per raggiungere l'obiettivo.
La deliberazione di individuazione delle aree da alienare è un atto propedeutico all'alienazione e   deve essere approvato contestualmente all'approvazione del bilancio, se non l'avessimo fatto avremmo perso un altro anno.
La costruzione della nuova scuola (credo sia un obiettivo condiviso da tute le forze politiche) non trova altre forme di finanziamento se non quello sopradescritto e l'elenco approvato con la delibera di Consiglio ne rappresenta un primo passo. Tempi e modi di valutare l’opportunità amministrativa è l’utilità per la popolazione di detta operazione non mancheranno. Per ora prendiamo atto che proposte alternative  non ne sono giunte e c'è stato un anno di tempo per presentarle.
I beni elencati nella delibera incriminata saranno oggetto della valutazione da parte dell'Agenzia del Territorio (ufficio Pubblico) e costituiranno la base per un'asta pubblica, pertanto l'accusa del Consigliere  Fiori di “.. svendita del patrimonio comunale... “ anche dal punto di vista quantitativo, è totalmente falsa e tendenziosa, finalizzata solo a gettare fango sull'operato dell’attuale Giunta.
L'ironia del consigliere Fiori sulla possibilità che “ …. di questo passo si venda anche la sede del Municipio”, è sicuramente inopportuna e squalificante della carica che ricopre, a noi interessano proposte serie per risolvere i veri problemi dei castelleonesi. 
Per la Giunta Comunale

Il Sindaco
Camillo Comandulli

 

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