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CRONACA E ATTUALITÀ
ARTE E CULTURA - MOSTRE
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26/09/2017diesseci
 
Dal 30 settembre al 15 ottobre, presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo, una mostra con opere di Cosetta Arzuffi. Inaugurazione venerdì 29 settembre, alle ore 18, con ingresso libero.
 
DIALOGO, PENSIERI E COLORI: DAL 29 SETTEMBRE A BERGAMO
 
 


La Fondazione Credito Bergamasco organizza la mostra di Cosetta Arzuffi dedicata al progetto Dialogo, pensieri e colori, una serie di 26 tavole attraverso le quali l'artista reinterpreta in chiave pittorica – in un percorso intellettuale e fortemente emozionale – aforismi e citazioni di importanti pensatori di diverse epoche e discipline: una mostra dove logos e immagine, concetto e rappresentazione, coesistono e si fondono. Come spiega l'artista «Dialogo rappresenta un viaggio tra i pensieri originari di uomini di valore che, per la loro immensa capacità di vivere il senso della vita in tutte le sue complessità, hanno lasciato un segno inestinguibile di alta cultura». Oltre all'opera principale, composta da 26 disegni disposti in ordine alfabetico lungo i muri della sala grande del Centro Culturale San Bartolomeo, nella saletta adiacente un allestimento site-specific dell'artista dedicato a Jim Morrison, genio nella musica e nella poesia.
Cosetta Arzuffi, artista bergamasca, è molto attiva nel panorama artistico nazionale e internazionale, esponendo dagli anni settanta in mostre personali e collettive.
Cosetta è figlia d'arte e si è accostata alla pittura giovanissima, prima sotto la guida del padre, poi dello zio paterno. Dopo i corsi di disegno all'Istituto Marangoni di Milano ha proseguito la propria formazione presso altri atelier e frequentando corsi di incisione, restauro pittorico e ligneo. Cosetta Arzuffi è un'artista poliedrica che si muove tra i diversi campi di pittura, scultura e installazione, vetrate e incisioni; ha saputo rinnovarsi nel tempo mantenendo una propria cifra stilistica e continuando la ricerca – avviata intorno alla metà degli anni ottanta – sulla luce, il colore e l'espressione simbolica del pensiero. Nelle sue opere in genere elimina l'aderenza alla riproduzione diretta della realtà fenomenica, aprendo le porte della sua ricerca a una purezza interiore e una verità spirituale che vanno oltre i confini angusti del mondo reale, trasponendo l'opera in un piano puro, astratto e ideale.
Amante della cultura e della lettura, Cosetta Arzuffi pone alla base della mostra Dialogo il pensiero e i messaggi virtuosi di illustri personaggi. Come dichiara Angelo Piazzoli – curatore della mostra – «Dialogo vuole ricondurci al pensiero congiunto alla bellezza, all'estetica unita all'etica, alla creatività coniugata con la razionalità, al dialogo inteso in senso etimologico (“dià” - attraverso, “logos” - discorso) come strumento di confronto e di crescita. Ne abbiamo molto bisogno nella nostra epoca; se è vero che la profondità della crisi è particolarmente accentuata per la civiltà occidentale – nella quale essa ha assunto una connotazione sociale, etica e culturale – è necessario ribadire costantemente i valori etici ed estetici, la rilevanza del pensiero e della spiritualità, l'impegno sociale e civile, il valore della tolleranza e del rispetto reciproco. Investire tempo e risorse in questi ambiti significa investire nel nostro futuro. Lo dobbiamo alle giovani generazioni». Ed è questa necessità di riflettere su più alte e nobili idee che a volte si perdono tra tante altre superficiali e vuote, il senso primo della mostra, perché, come dice Schopenhauer, citato dall'artista, “per la mancanza di pensieri molti mettono insieme un imponente apparato di parole”. Prosegue Piazzoli – Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco: «Scorrendo il bel progetto di Cosetta Arzuffi, la azzeccata citazione da Schopenhauer ha avuto per me il senso di una folgorazione. Subissati da tribune mediatiche, piazze virtuali, reality e talk show – con sedicenti opinionisti, imbonitori prezzolati, affabulatori di bassa lega, dispensatori ridondanti di inutili parole e di vuoti pensieri – non possiamo non ribellarci a questa devastazione».
La mostra è visitabile con ingresso libero dal 30 settembre al 15 ottobre 2017 secondo i seguenti orari: da lunedì a venerdì, 16.00 – 19.00, sabato e domenica, 10.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00.
L'evento inaugurale, aperto a tutti, si terrà venerdì 29 settembre alle ore 18.00.
 


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