
Lunedì 2 maggio alle 20.45 è in programma, all’auditorium “Flavio Riva” della Fondazione Morcelli Repossi di Via Varisco, 7 a Chiari, la serata di presentazione del volume “Elogio della pazienza” del Senatore Marco Follini. In presenza dell’autore intervengono il Sindaco di Chiari, Senatore Sandro Mazzatorta, l’Onorevole Pierluigi Castagnetti e la giornalista Maria Latella, direttore di “A”. La serata culturale è occasione per presentare al pubblico il Circolo Culturale “Aldo Moro” di Chiari promosso da Elena Mazzotti, Riccardo Marini e Sergio Arrigotti “per creare cultura nel tessuto vivo della nostra città. Protagonista degli appuntamenti è il libro: Chiari si confronta con parole scritte da uomini e donne di cultura e di politica perché, come scrisse Indro Montanelli, “un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”. Nel volume il Senatore PD Follini, Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato della Repubblica, compie un’analisi lucida, senza falsi miti né demonizzazioni, della Prima Repubblica e del quindicennio berlusconiano. Classe 1954, di formazione giovanile dorotea, Follini ha conosciuto personalmente Aldo Moro ed ha ricoperto il ruolo di segretario nazionale del movimento giovanile DC dal 1977 al 1980. Segretario dell’UDC nel 2002, da dicembre 2004 ad aprile 2005 è stato vicepresidente del Consiglio nel Governo Berlusconi-bis. Senatore dell’UDC nel 2006 in dissenso con il partito, nel 2008 capolista in Campania è stato eletto Senatore nelle fila del PD: alle primarie 2009 del PD ha sostenuto la candidatura di Pierluigi Bersani ed è attualmente responsabile per la comunicazione del partito. “Di questi tempi – scrive Follini nel libro “Elogio della pazienza” – la cifra della politica è la fretta, il suo stato d'animo è l'ansia. E invece no. La politica ha bisogno di tempo. È lenta. E la democrazia - che è fatta di tante voci, tanti interessi, tanti conflitti - è particolarmente lenta. Cammina piano, non procede a passo di carica. Riflette, non improvvisa. Elabora. Cerca di convincere, non di incalzare, tanto meno di travolgere. Il suo ritmo è quello di milioni di persone che si muovono assieme, più che quello di corridori solitari che inseguono il primato. In una parola, la politica è un ballo lento".