
Servizi che rimangono a cinque stelle, nonostante i pesanti tagli da parte del governo centrale. E’ la sintesi che emerge dal bilancio di previsione 2011, una manovra da 45 milioni di euro approvata dal Consiglio Comunale. Con il voto favorevole di 16 dei 27 votanti. C’è stata un’astensione; contraria la minoranza.
Scelte oculate che, pur dovendo fare i conti con una decurtazione statale di circa 700 mila euro rispetto al 2010, non hanno penalizzato la qualità dei servizi per la cittadinanza.
“Un buon bilancio – ha commentato il sindaco Adriano Alessandrini – che, pur in un momento economico non favorevole, mantiene, anzi amplia i servizi, e che è stato promosso a pieni voti anche dalle organizzazioni sindacali e giudicato uno dei migliori in Lombardia.
Un bilancio che vede la luce nell’era tanto attesa del Federalismo fiscale, ma che ancora non ha potuto avvalersi delle importanti novità strutturali preannunciate agli enti locali - cedolare secca sugli affitti, compartecipazione all’IVA, imposte relative ai trasferimenti immobiliari, imposta di bollo e di registro sulle locazioni, Irpef Fondiaria -, rimaste per ora solo sulla carta. Ciò, oltre a mettere in difficoltà i comuni, ha anche allungato notevolmente l’iter di approvazione del documento previsionale programmatico.
35 milioni di euro le spese correnti che finanziano tutta la macchina comunale e i servizi in essere. Rispetto al 2010, sono state finanziate con un leggero ritocco dell’aliquota Irpef, unica innovazione apportata: in passato dello 0,2 per mille, è stata ora modulata su tre fasce di reddito. Un’operazione che ha consentito di agevolare i ceti più deboli (con reddito fino a 15 mila euro), esentati dal pagamento dell’aliquota, mantenendo lo 0,2 per mille per i cittadini con un reddito tra i 15 e i 26 mila euro e applicando invece lo 0,4 per mille ai cittadini con reddito superiore a 26 mila euro l’anno. “Una soluzione equa che, nel contempo, tradurrà gli introiti in nuovi e sempre migliori servizi per la città” – ha aggiunto il sindaco.
Con considerevoli sforzi e un’azione mirata, l’amministrazione è riuscita a razionalizzare la spesa coniugando rigore e attenzione per le fasce deboli, ridimensionando drasticamente settori di spesa meno essenziali e mantenendo per quelli nevralgici come il sociale, la scuola, la sicurezza, l’ambiente, i trasporti, la manutenzione di opere, strade e verde le risorse necessarie a garantire eccellenza in ogni ambito. Anche Segrate, come numerosi altri comuni, ha dovuto procedere rivedere le tariffe per i servizi, si è trattato comunque di un aumento minimo, nettamente inferiore alla media di altri enti, a fronte di uno standard qualitativo sempre più elevato.
In crescita le cifre stanziate per i servizi alla persona che, nonostante i tagli imposti, non sono stati penalizzati, anzi hanno avuto un incremento: ad anziani, minori, disabili, inclusione sociale sono stati destinati 4 milioni 220 mila euro. Crescono anche gli stanziamenti per il servizio nidi. Sostanzialmente inalterati quelli per i servizi scolastici e i trasporti.
“Un bilancio più che solido – ha ribadito l’assessore delegato Franco Tagliaferri -, che conferma la robustezza del tessuto sociale della nostra realtà territoriale e la buona amministrazione della città”.
Degli emendamenti presentati, due soli sono stati ammessi e votati. Dei due, solo uno, riguardante la riqualificazione del campetto di basket di via Vigorelli, peraltro già compresa nel Piano delle Opere Pubbliche, è stato approvato.
Doveroso il ringraziamento da parte di sindaco e assessore agli uffici comunali e alla Commissione Bilancio per l’impegno e il lavoro svolto.