Mercatino Enogastronomico della Certosa
9 Giugno 2019
Dalle 9 alle 19
Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)
Per informazioni 347 7264448
Morimondo, Giugno 2019. Ultima data prima della pausa estiva per il MEC sulla Strada delle Abbazie e la sua consueta trasferta della seconda domenica del mese a Morimondo. Alle porte di Milano nel suggestivo borgo gusto in scena con il meglio delle tipicità enogastronomiche provenienti dal triangolo del gusto delle province di Pavia, Milano ed Alessandria, con qualche eccellenza extra-regione. Un'occasione per coniugare gusto e cultura con una gita fuori porta a pochi chilometri da Milano, in un borgo slow del circuito Borghi più Belli d'Italia e sede di una delle più belle abbazie romaniche lombarde.
Dalle 9 alle 19 i produttori del MEC daranno appuntamento con il loro ricco catalogo di sapori genuini: formaggi, miele, vini, salame di Varzi e altri prodotti norcini d'Oltrepò, pasta fresca, confetture, distillati, olio, olive e taralli dalla Puglia, verdure sott'olio, mirtilli e piccoli frutti rossi rigorosamente bio. E ancora il pane e i formaggi erborinati di Marco Bernini, panificatore alchimista di Pozzol Groppo (Al) che crea pani integrali semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone.
Dopo la data di domenica 9 Giugno, il MEC sospenderà le sue attività per riprenderle a Settembre.
Enogastronauti e turisti a breve raggio potranno lasciarsi andare alla meraviglia di un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità dove arte e cultura si fondono. Non solo cultura del gusto quindi: in programma visite al Chiostro e visite guidate al complesso monastico (alle 15:00, alle 16:00 e alle 17:00). In programma alle 15,30 Atti di Devozione incontro con l'autore Luigi Balocchi e letture in dialetto milanese con accompagnamento musicale di Alberto Pagani. Alle 17, poi, per gli amanti della musica antica, concerto dei Madrigalisti di Intende Voci Chorus.
L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.