Torna venerdì 1 luglio alle 20.30 a Gandino (BG) la Corsa delle Uova, una classica uica e orignale.
La Corsa delle Uova, in dialetto gandinese "Corsa de öf", si svolge a Gandino dal 1931.
Si tratta di un'originale sfida che vede protagonisti due atleti, ma che va sicuramente al di là di puro aspetto agonistico ed è entrata di diritto nel grande patrimonio di cultura e tradizione de “La Val Gandino”.
La manifestazione si svolge nella sera di antivigilia (venerdì) della prima domenica di luglio, solenne ricorrenza gandinese in onore dei SS. Martiri Patroni Ponziano, Quirino, Valentino e Flaviano.
Il fulcro della manifestazione è Piazza Vittorio Veneto, sulla quale si affacciano il Municipio, il Palazzo del Vicario e il Salone della Valle, antica sede amministrativa della Valle, che comprende oltre a Gandino anche Leffe, Casnigo, Cazzano S.Andrea e Peia.
L'origine della manifestazione risiede in una sorta di scommessa, che, nel 1931, vide protagonisti Lorenzo Archetti e Giovanni Bonazzi. Il primo, impegnato nel percorso a piedi verso Fiorano, si aggiudicò la prova.
La modalità della Corsa delle Uova è semplice e affascinante.
Un atleta deve percorrere di corsa, nel minor tempo possibile, il tratto Gandino - Fiorano Al Serio - Gandino per un totale di circa 12 chilometri; contemporaneamente l'altro concorrente deve raccogliere una per una 100 uova, poste ad un metro l'una dall'altra lungo via Dante, fra la Fontana di Piazza Vittorio Veneto e la Chiesa di Santa Croce.
Il raccoglitore ha l'obbligo di depositare integre le uova nella carriola colma di segatura posta sulla linea di partenza. L'uovo può essere lanciato da breve distanza (delimitata a due metri da un'apposita segnalazione), ma deve raggiungere chiaramente la carriola. L'ordine di raccolta è a discrezione del raccoglitore. La conclusione della gara è determinata dal ritorno del concorrente podista sulla linea di partenza oppure dall'arrivo nella carriola dell'ultimo uovo raccolto.
Al contrario delle apparenze è favorito il concorrente impegnato nel percorso podistico, in quanto la distanza percorsa dal raccoglitore d'uova, dieci chilometri e 100 metri, è inferiore ma molto più discontinua. La prova è estremamente incerta, spesso risolta all'ultimo metro oppure all'ultimo uovo, seguita con grande passione dal pubblico che si assiepa in paese e viene costantemente informato sull'andamento della prova del podista.
Diversi ancor oggi i riferimenti tradizionali: il via viene dato al rintocco delle 20.30 dell'orologio del Palazzo Comunale e la partenza è designata dallo zampillo laterale della Fontana. I concorrenti partono tenendosi per mano di schiena, l'uno rivolto verso Fiorano e l'altro verso le uova.
Il centesimo uovo si trova ad essere situato all'altezza del limite perimetrale della Chiesa di Santa Croce, fra le più antiche sussidiarie di Gandino, che vanta anche la splendida Basilica di Santa Maria Assunta.
Dal 1981 l'Atalanta Club Valgandino organizza in prima persona la manifestazione, ed in collaborazione con il Gruppo Alpini propone al termine della gara frittata e uova sode.
Dal 2000 nella pavimentazione di via Dante sono incastonati i cubetti in marmo bianco numerati, che segnalano per sempre la posizione esatta delle cento uova.