Dopo l'ottima spinta e il buon seguito ottenuto dal progetto denominato “Il Volontariato entra a scuola” (promosso dal Centro di Promozione Solidarietà, dal Forum locale delle associazioni di volontariato sociale e dal Comune di Bollate, e possibile grazie al finanziamento della Fondazione Nord Milano), si va avanti sulla scia dell'entusiasmo e si propone una seconda parte del progetto, dal titolo “Il volontariato entra a scuola...e ci resta”. I partner sono sempre gli stessi e, ancora una volta, è la Fondazione Nord Milano a permettere la realizzazione di un'idea vincente, che ha l'obiettivo di avvicinare i giovani studenti delle scuole bollatesi al mondo del volontariato. Ma facciamo un passo indietro. Il primo progetto è stato avviato alla fine del 2010 allo scopo di promuovere il volontariato nei due istituti superiori (il Primo Levi e l'Erasmo da Rotterdam), attraverso un'azione di sensibilizzazione che ha visto l'organizzazione di incontri informativi, di percorsi didattici, di due momenti di confronto con testimonial d'eccezione quali Don Mazzi e Don Burgio, e di un open day durante il quale sono stati allestiti nel plesso scolastico i vari stand delle associazioni di volontariato, che hanno così potuto raccontare ai ragazzi la loro mission e la loro esperienza. Sempre con il primo bando, sono stati programmati viaggi estivi di volontariato (una ragazza andrà in Abruzzo tra i terremotati con la Caritas diocesana, un'altra giovane andrà a Luordes con l'Unitalsi e quattro ragazzi saranno impegnati con i disabili a Borghetto Santo Spirito, sempre con l'Unitalsi), ed è stato promosso un concorso per creare il logo del Forum del Volontariato: a questo proposito, hanno presento la domanda ben 38 studenti ed è stato scelto il disegno di Maria Grazia Aquilano, dell'Erasmo da Rottardam, a cui, in occasione della Festa dello Sport del prossimo 18 settembre, verrà consegnato un buono di 100,00 euro spendibile presso un negozio di informatica. Il suo sarà dunque il logo ufficiale del Forum. Hanno meritato una menzione speciale Sabrina Nespoli, Silvia Peri, Floriana Nova, Cristiana Ferraro, Claudia Dimastrorocco e Fabiana Bongiorno, tutte studentesse dell'Erasmo da Roterdam: a loro, sempre in occasione della Festa dello Sport, verrà consegnato un buono di 50,00 euro spendibile presso un negozio di informatica. “Siamo certamente contenti della risposta che abbiamo avuto dai ragazzi rispetto a questo progetto – spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Marinella Mastrosanti – La rete del volontariato bollatese è ricca, ma manca sicuramente di forze nuove, dei giovani, a cui occorre offrire occasioni affinché si appassionino all'impegno sociale. Lo scopo di questo progetto è proprio quello di chiedere ai ragazzi di mettersi in gioco e di spendere le loro energie a servizio di altre persone: per noi si tratta di una sfida che, nell'anno europeo del volontariato, abbiamo voluto lanciare ai nostri giovani”. Ed è così che si arriva al secondo bando, quello che più recentemente ha avuto un nuovo finanziamento dalla Fondazione Nord Milano: anche con questo bando, il Forum del Volontariato, il CPS e il Comune di Bollate si sono prefissati l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche del volontariato con nuove testimonianze di esperienze concrete vissute. E questa volta, a raccontare la propria storia saranno gli stessi coetanei, protagonisti dei “viaggi estivi di volontariato” o impegnati come volontari in qualcuna delle associazioni del territorio. Il secondo bando prevede, infine, l'attivazione di uno sportello permanente del volontariato all'interno dei due istituti superiori di via Varalli e la stipula di alcuni protocolli tra le associazioni di volontariato e le scuole per consentire agli studenti di convertire eventuali provvedimenti “sospensivi” a proprio carico in attività sociali e, quindi, rieducative. “A nome dell'Amministrazione comunale – interviene il Sindaco Stefania Lorusso – non posso che dirmi orgogliosa di questo progetto innovativo che vuole arrivare ai giovani, che nel volontariato e nell'azione di mettersi al servizio della comunità possono trovare una risposta concreta al loro bisogno di sentirsi parte di una società viva”.