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17/02/2020Associazione Heart
 
L'Associazione heart – pulsazioni culturali propone il progetto I Temi dell'arte. Sette mostre, dedicate ad altrettanti temi della tradizione
 
I TEMI DELL'ARTE: LA NATURA MORTA
 
lo Sazio Heart ospita i lavori di più di trenta artisti che, in modi diversi e con differenti attitudini, hanno affrontato il genere della natura morta negli ultimi decenni.
 
Il progetto
Oggi ha ancora senso parlare di generi artistici? E quale è il loro ruolo? L'Associazione heart – pulsazioni culturali propone il progetto I Temi dell'arte. Sette mostre, dedicate ad altrettanti temi della tradizione (Arte Sacra, Paesaggio, Ritratto, Autoritratto, Natura Morta, Nudo e figura, Soggetto storico, mitologico e letterario), e una serie di incontri e iniziative provano a rispondere a questi interrogativi, proponendo un approccio inconsueto all'analisi dell'opera d'arte: la lettura iconografica. I Temi dell'arte prosegue una tradizione inaugurata anni fa dal gruppo fondatore di heart – pulsazioni culturali con Brianza: terra d'artisti o con i più recenti Colori, Materie e Elementi, tutti progetti che, oltre a coinvolgere realtà diverse del territorio facendo rete, superano anche il concetto classico di mostra d'arte, arricchendosi con conferenze, incontri, eventi, iniziative pluridisciplinari.

Con più di centocinquanta artisti coinvolti, sette sedi espositive, un ricco calendario di eventi collaterali e incontri e in collaborazione con numerosi enti pubblici e privati del territorio, il progetto I Temi dell'arte ha avuto inizio il 20 ottobre 2019 e terminerà nel giugno 2020.
Ciascuna mostra avrà un catalogo. I sette cataloghi saranno riuniti, alla fine del percorso espositivo, in un unico cofanetto.

Quella iconografica è senza dubbio una delle chiavi di lettura più interessanti che si possano appli-care alla storia dell'arte: leggere le opere d'arte partendo dal soggetto – riflettendo sulla nascita, l'evoluzione, la storia e la fortuna dei generi – è un esercizio ricco di spunti interessanti, che apre nuove prospettive nella loro reale comprensione.
Ma oggi, ha ancora senso parlare di generi artistici? Esistono ancora i temi che hanno carat-teriz-zato la produzione artistica di tutti i tempi?
Questo progetto è nato proprio da questo interrogativo: da una domanda sollevata dall'eterogeneità e dalla caleidoscopica molteplicità delle espressioni contemporanee. Una domanda la cui risposta necessita di un'analisi senza schemi precostituiti, che indaghi liberamente nella scena attuale e nei diversi linguaggi, in cerca di conferme. Cos'è oggi la pittura di paesaggio? Che senso può ancora avere la natura morta? Il ritratto rispetta ancora canoni tradizionali? E l'autoritratto è ancora una forma di autoanalisi e autoaffermazione dell'artista?
In un'epoca di moltiplicazione febbrile delle immagini, che ormai invadono il nostro tempo e il nostro spazio e diventano una forma compulsiva di comunicazione e socialità (non sempre richieste), che ruolo hanno i temi nell'espressione artistica? Come risponde l'arte alla mania collettiva dei selfie – nuova, diffusissima, massificata forma di autoritratto – e alla consuetudine di riprodurre e rendere pubblico il nostro quotidiano o di manifestare per immagini il nostro sentire?
I Temi dell'arte parte da questo punto di vista, per viaggiare nel panorama contemporaneo dialogan-do con la storia, con l'intenzione di sollecitare un dibattito, o quantomeno una riflessione, sull'evoluzione dell'espressione artistica, riconsiderando alcune strade che l'arte percorre da sempre e scelte iconografiche che avvicinano artisti lontanissimi nello spazio-tempo.
I temi scelti sono quelli più diffusi nella produzione artistica di tutti i tempi. Gli artisti sono, invece, il frutto di una selezione curatoriale, indubbiamente soggettiva, coerente con il cammino tracciato fino a oggi dall'Associazione heart e da Ponte43. Le mostre, quindi, non hanno certo la presunzione di esaustività o completezza: esse sono pensate, piuttosto, per accendere dibattiti, suggerire riflessio-ni e nuovi percorsi critici su un argomento tanto importante quanto complesso e spesso trascurato (anche dagli storici dell'arte e dagli addetti ai lavori).
Simona Bartolena e Armando Fettolini
(curatori del progetto)

La mostra: La natura morta
Dietro alla definizione un po' cupa di natura morta (quasi opposta a quella di vita immobile utilizzata in inglese e nelle lingue germaniche) si cela uno dei generi più affascinanti della storia dell'arte. Riconosciuta come genere autonomo verso la fine del Cinquecento, quando artisti quali Caravaggio o i maestri fiammingo-olandesi vi si dedicarono con passione, la Natura morta ha avuto fortune alterne nella storia e nel mercato dell'arte, ma non ha mai smesso di offrire motivi di riflessione agli artisti, che l'hanno spesso impiegata come luogo di sperimentazione e ricerca. Da Édouard Manet, che riteneva la natura morta “la pietra di paragone della pittura” a Paul Cézanne, che ne fa uno dei propri temi d'elezione, dagli avanguardisti di inizio Novecento fino agli artisti del versante Pop e del Nouveau Réalisme, la composizione di oggetti inanimati è molto presente anche in epoca moderna e contemporanea, aprendo percorsi che portano da una parte verso l'estetica del vero e dell'iperrealtà e dall'altra verso il concettuale.
In origine ammantata di significati altri, portatrice di moniti morali e riflessioni sull'effimero, la natura morta conserva ancora oggi un fascino tutto particolare, vagamento inquieto, spesso velato di un certo intellettualismo o di una certa vena provocatoria.
Come per gli altri generi affrontati dal progetto I Temi dell'arte, anche per la natura morta abbiamo voluto suggerire possibili motivi di riflessione e tracce per indagini sul tema, attraverso le opere di artisti di età, formazione e stile molto diversi. Il dialogo tra i differenti punti di vista sul medesimo tema offre, come di consueto, una panoramica sulle molteplici declinazioni del genere nell'attualità.
Lo Spazio heart si trasforma per l'occasione in un grande contenitore per oggetti e utensili quotidiani, fiori recisi, stoviglie e presenze inanimate, ospitando i lavori di più di trenta artisti che, in modi diversi e con differenti attitudini, hanno affrontato il genere della natura morta negli ultimi decenni.

In mostra opere di:
Claudio Beorchia Enrico Bernasconi Corrado Bonomi Raffaele Bonuomo Andrea Boyer Giuseppe Buffoli Casagrande&Recalcati Alik Cavaliere Cesar Rosabianca Cinquetti Matilde Domestico Alberto Gianfreda Massimo Giannoni Piero Gilardi Mimmo Iacopino Giorgio Laveri Kazumasa Mizokami Carlo Mangolini Michele Munno Tatsiana Naumcic Daniela Novello Lorenzo Pacini Leonardo Prencipe Man Ray Tino Stefanoni Luciano Ventrone Luca Vernizzi Giancarlo Vitali

un progetto ideato da Ponte43
a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini
organizzato da heart – pulsazioni culturali



Inaugurazione domenica 23 febbraio, ore 18.00
Spazio heart
Via Manin 2, Vimercate, Mb

Dal 23 febbraio al 22 marzo 2020
orari di apertura: sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
e in occasione degli eventi in calendario
Per informazioni e conoscere gli eventi collaterali del progetto: associazioneheart.it

 

Allegato 1
Allegato 2
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