Si tratta di una label che è già forte crescita. "Abbiamo già pubblicato un bel po' di brani e prodotto musica anche per altre label. Inoltre ci hanno richiesto pure di curare remix per brani famosi del passato che usciranno prossimamente. Come si dice in questi casi... non tutto il male non vien per nuocere", spiega.
Tra i tanti brani pubblicati dalla casa discografica di Andrew Novelli, Kantara Records, tutti disponibili ad esempio su Spotify cercando semplicemente Andrew Novelli oppure cliccando semplicemente qui: spoti.fi/3yly2Ud c'è "Dreamer", disponibile in ben quattro versioni (Extended, Radio, Deep house e Acid jazz). E' un brano ipnotico pieno di melodia e non solo di ritmo con una bella voce femminile. "Nicola Serena ed io l'abbiamo realizzata con Roberto Magnanensi e la bella voce di Benedetta Bianchi", spiega Novelli.
E c'è anche "Say Again", una cavalcata house piena di groove e melodia. Andrew Novelli non dimentica neppure "Maybe", interpretata ancora da Benedetta Bianchi. E' brano decisamente ricco di energia, con una melodia che può rimanere nella testa e nel cuore già al primo ascolto.
Lo abbiamo incontrato per una breve e interessante intervista.
Quali sono gli artisti che ascolti di più?
A seconda delle situazioni, abbino sempre una colonna sonora che può "sonorizza" il momento. Dai Led Zeppelin a Michael Jackson a Robert Miles. Sono un dj e un ascoltatore, a tutto tondo.
E come scegli invece la musica che proponi nelle tue serate? E per le tue playlist o i tuoi dj set online?
Ascolto molto la musica che propone il web e le promo che continuamente arrivano alla mia mail... e pian piano scelgo la musica da inserire nei miei set.
Ci racconti che tipo di persona sei?
Non riesco a descrivermi, lo farebbero sicuramente meglio un amico o un collega, di quelli veri chiaramente. Senz'altro sono una persona realista e concreta. Cerco sempre la positività nelle situazioni, anche in quelle più disperate. Sono un tipo gioioso, uno a cui piace prendersi in giro e di conseguenza prendere in giro (nel senso buono) gli altri. In famiglia, è tutto uno scherzare con i miei due figli e mia moglie... anche se a volte, quando si esagera, lei si arrabbia. Ma fa parte del gioco...
Come hai iniziato a fare il dj?
Sono 41 anni che faccio il dj e ho iniziato a 17, fai da solo il conto di quanti anni ho! Devo divertirmi quando sono in console, altrimenti so di non poter dare il massimo. Non ho mai lavorato solo per il cachet. Anzi, ho spesso rifiutato lavori in cui non vedevo il mio divertimento e di conseguenza quello del pubblico. Il mio motto quando parlo con i gestori dei locali è: datemi la gente e vi creerò un Impero!