Il sipario di No'hma si apre all'anno 2023: al via mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio la programmazione internazionale del Teatro di Livia Pomodoro, inaugurata dall'ensemble berlinese Die Musen, che porta in scena una pièce multidisciplinare basata sulla figura mitica delle muse.
La seconda parte della programmazione di No'hma prenderà così avvio, significativamente, con uno spettacolo che ha al suo centro il tema dell'arte, eterna sospesa tra immortalità e transitorietà, il cui simbolo sono le muse stesse, dee dell'antichità ispiratrici della creazione artistica. La produzione, diretta dalla berlinese Lidia Buonfino, che è anche "musa" performer all'interno dello spettacolo, ripercorre 2000 anni di rappresentazioni letterarie e musicali che vedono protagoniste queste divinità tanto care ai poeti. Impersonate da un cast tutto al femminile, le muse si animano in un susseguirsi di immagini "totali", generate attraverso canto, musica dal vivo, recitazione, danza e movimenti sui trampoli.
L'ensemble Die Musen si è costituito all'inizio del 2018 come un innovativo gruppo di walk act (genere teatrale d'intrattenimento affine al teatro di strada), in una combinazione di stilt art, l'arte dei trampoli, danza, recitazione mobile amplificata e musica. La compagnia è la seconda partecipante alla XIV edizione del Premio Internazionale di No'hma, preceduta a novembre dalla compagnia cubana La Franja Teatral e dal suo coinvolgente Los pájaros negros de 2020, in cui tip tap e canto erano mezzi per veicolare un potente messaggio contro il razzismo. Die Musen portano invece sul palco uno spettacolo in cui la dimensione estetica, insieme alla ricerca e alla riflessione puramente artistiche, sono sicuramente preponderanti; questo a dimostrazione della caratterizzazione multiforme della Rassegna internazionale, in cui la presenza di appuntamenti di grande impegno sociale non pregiudica quella di spazi di ricerca estetica e artistica talvolta meno engagé.
«Questo eclettismo è caratteristica intrinseca della Rassegna del Premio» - commenta la Presidente Livia Pomodoro, «che è per sua definizione una celebrazione della diversità e della contaminazione tra discipline, generi, stili e culture. È, questo, il bello di un Teatro come No'hma: siamo mossi soltanto da un sano amore e dalla curiosità nei confronti della cultura e delle arti in tutte le loro espressioni, al di là di preconcetti e gabbie ideologiche. Per questo abbiamo voluto iniziare il nuovo anno con uno spettacolo che celebra la potenza e il fascino dell'arte, in ogni tempo e in ogni sua forma».