
In esposizione e in vendita anche oggettistica realizzata dalle “Donne del Centro Islamico di Milano e Lombardia”, con l’Associazione “Sotto lo stesso cielo”. E creazioni del laboratorio sartoriale “Taivé. Un filo per l’integrazione. Donne rom al lavoro”. Manufatti creati dall’Atelier “Impronte” all’interno della sezione femminile del carcere di Bollate; oggetti artigianali della Cooperativa Sociale “Zigoele” per sostenere progetti pensati per le donne detenute del Carcere di Bollate e per i ragazzi detenuti del carcere di San Vittore.
Arte come espressione di sè, ma anche come possibilità di incontrarsi e non essere soli, solidarietà e confronto tra diverse culture, integrazione. E’ il messaggio che tornano a lanciare le donne artiste che parteciperanno alla XVI edizione della mostra-laboratorio “Rosa Shocking”. La rassegna organizzata dall’associazione femminile segratese D COME DONNA ONLUS con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune, trova nuova location nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo Schweitzer, in via San Rocco. Rosa Shocking è un evento che dal 1995 offre uno spazio dove le donne espongono e mostrano la propria creatività artistica: un'occasione di incontro, di interscambio di esperienze in un'atmosfera di socializzazione, in linea con la filosofia dell'Associazione. Creazioni uniche e originalissime: dai manufatti in feltro e stoffe a quelli tinti con erbe; tessitura al telaio, oggettistica varia; da cucito, patchwork, ricami, sculture alle decorazioni natalizie, dai gioielli creati con i semi alle ceramiche e sculture fantasy, da borsette, bijoux, bambole di pezza agli oggetti vintage; ceramica raku, porcellana decorata terzo fuoco e molto altro ancora. A richiesta, durante la manifestazione, si terranno “corsi dimostrativi” condotti direttamente dalle artiste, volti ad avvicinare i visitatori all’arte manuale. A cornice dell’evento, un percorso bibliografico sulla creatività e l’artigianato femminile, proposto dalla Biblioteca Comunale. Rosa Shocking si continuerà a porre come importante opportunità di incontro con altre culture. Saranno in esposizione infatti oggettistica e manufatti realizzati dalle “Donne del Centro Islamico di Milano e Lombardia”, con l’Associazione “Sotto lo stesso cielo”. E creazioni del laboratorio sartoriale “Taivé. Un filo per l’integrazione. Donne rom al lavoro”. Condividendo e sostenendo fortemente l’idea di arte come possibilità di riscatto di sé, che apre le sbarre delle prigioni e libera, la mostra ospiterà anche l’Associazione Socio Culturale “Arte in Tasca”, con manufatti artigianali creati dall’Atelier “Impronte” all’interno della sezione femminile del carcere di Bollate. E nel segno dell’arte come strumento di solidarietà, ci saranno anche manufatti e oggetti in feltro, argilla e cotone della Cooperativa Sociale “Zigoele”, realizzati per sostenere progetti pensati per le donne detenute del Carcere di Bollate e per i ragazzi detenuti del carcere di San Vittore. Nello spazio "D come Donna incontra", le donne dell’associazione saranno sempre presenti: un’occasione di incontro per socializzare e scambiare esperienze.