La violenza e il maltrattamento perpretati nei confronti di esseri viventi sono fenomeni aberranti che diventano ancor più mostruosi se commessi nei confronti di creature indifese come possono essere i bambini. Non a caso, da 21 anni a questa parte, il 20 novembre è la Giornata Mondiale dei Diritti del Fanciullo per celebrare la data in cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York: 20 novembre 1989. Data che coincide con un duplice anniversario: la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1789) e la Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959). Violenza e maltrattamenti sono dunque fenomeni terribili come sono terribili le cifre che li accompagnano. In Italia nel solo 2009 sono stati commessi e denunciati 4.187 delitti di abuso e violenza sui minori (dati Polizia di Stato). Più di mille i casi di violenza sessuale su minori (di cui 302 aggravata), 33 bambini e adolescenti uccisi, 3.434 le persone denunciate o arrestate per questo di tipo di reati. Secondo i dati Cismai ( Coordinamento italiano dei servizi di rischio, abuso e maltrattamento) in Italia sono almeno 700.000 i bambini a rischio di violenza e abusi psicologici e fisici, e i bambini in età inferiore ai 10 anni sono le principali vittime. Le Nazioni Unite stimano poi che nel mondo da 500 milioni a 1 miliardo e mezzo di minori siano sottoposti a qualche forma di violenza o abuso. E la crisi economica mondiale non fa che peggiorare il panorama: recenti studi sottolineano come la precarietà aumenta anche di 5 volte l’incidenza della violenza in famiglia, specie contro i bambini. Vulnerabili tra i vulnerabili, i bambini disabili sono svantaggiati anche in questo: è stato calcolato che hanno da 4 a 5 volte più probabilità di essere vittime di violenza e abusi rispetto ai bambini normodotati. Ma queste stime sulla dimensione del fenomeno sono solo indicative: è molto difficile infatti avere dati precisi sul numero delle vittime per le varie forme di violenza, perché spesso viene esercitata lontano dalle luci dei riflettori, negli ambienti familiari o in luoghi ben lontano dalla vigilanza delle autorità. E non scordiamo che la violenza lascia un segno indelebile nell’animo dei bambini, minando il loro corretto sviluppo e pregiudicando la loro vita futura. Impegnarsi nel prevenire il verificarsi di queste violenze significa quindi contribuire ad assicurare un futuro migliore all'umanità.