Bruno Allegretti, 76 anni di Virgilio (Mn) è stato eletto presidente del Sindacato Nazionale Pensionati di Confagricoltura. Lo affiancano il vicepresidente vicario Angelo Santori ed i vicepresidenti Franco Neglia e Cesare Pasquali. Allegretti è pensionato dal 1992 ed è stato fin dall’inizio della sua attività lavorativa legato al mondo agricolo: ha cominciato a lavorare presso il consorzio agrario di Mantova, per poi diventare imprenditore agricolo negli anni ’70, dopo aver ereditato dal padre l’azienda di famiglia di circa 18 ettari. Agricoltore attivo ed infaticabile di produzioni cerealicole (mais, orzo e grano) ha vissuto in prima persona i cambiamenti che hanno segnato il passaggio dall’aratura con i buoi all’avvento delle tecnologie con l’aratura a macchina. Innamorato della terra e nostalgico dei tempi in cui l’azienda agricola era prima di tutto una comunità, un’ isola felice in cui lavorare e crescere, Allegretti è sempre rimasto impegnato nella vita sindacale di Confagricoltura: è presidente del Sindacato pensionati di Confagricoltura Lombardia, di Confagricoltura Mantova e anche componente del Coordinamento regionale del C.U.P.L.A. (comitato unitario pensionati lavoro autonomo). “Diventare vecchi è una fase della vita da accettare, non siamo da buttare, anzi gli agricoltori con i capelli bianchi sono una risorsa vitale di Confagricoltura a livello organizzativo, economico e sindacale”. Ha dichiarato il presidente una volta investito della carica nazionale, a cui ha aggiunto: “E’ mio dovere dare un contributo attivo alla crescita del Sindacato, il nostro primo obiettivo è ascoltare le esigenze del territorio per dare risposte precise e concrete su temi previdenziali, assistenziali, dei servizi e del tempo libero, con una particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza della categoria che rappresento”.
Allegretti ha poi concluso con un commento riguardo alla situazione politica ed economica contingente: “In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, è necessario che le forze politiche ed economiche considerino anche la posizione dei pensionati, senza valutarci come un peso: noi siamo come le radici di un albero, è su un solido passato che si fonda la crescita di un prospero futuro”.