
Gandino vanta rispetto al mais un particolare primato: è il primo luogo in Lombardia dove fu coltivato il mais e dove, di conseguenza, fu preparata la prima polenta gialla. Secondo un documento del 1632 a portar per primo il granoturco (probabilmente da Venezia, dove i mercanti gandinesi transitavano per i loro traffici) sarebbe stato un «foresto», che avrebbe coltivato a Gandino il «melgotto» in località Clusven, alle pendici del monte Corno.
“La tutela dei prodotti locali – spiega l’assessore Filippo Servalli - è una strategia vincente per la crescita e la promozione del paese, un contesto nel quale la qualità è espressione di un comune patrimonio di tradizioni, conoscenze e sinergie”.
Si tratterà di promuovere il neo-istituito marchio gandinese De.Co. , che certifica la provenienza di un prodotto da un determinato territorio. Un’idea partita nel 1999 dall’enologo Luigi Veronelli he si affianca ai ben più noti DOC e IGP.
Il progetto Melgotto prevede anche un protocollo d’intesa con il CNR, attraverso la CRA-MAC Unità di ricerca per la Maiscoltura, per arrivare alla selezione conservativa e alla prima produzione del seme di fondazione della varietà autoctona di mais denominata “Spinato di Gandino”, per la particolare forma dei chicchi delle pannocchie gandinesi.
Giovedì 7 ottobre un’anteprima fra tradizione e cultura, con la presentazione in Biblioteca del libro “Così parlavano i nostri padri”, curato dal prof. Pietro Gelmi e illustrato da Antonio Rottigni. Contiene migliaia di proverbi e modi di dire, con opportuna traduzione e spiegazione.
Venerdì 8 ottobre sarà la volta dell’incontro tecnico con Paolo Valoti, president provinciale CAI ma soprattutto perito agrario di riferimento per il progetto del CNR.
Sabato 9 ottobre, alle ore 16.15, il melgotto sarà protagonista in Piazza Vittorio Veneto. Grazie all’organizzazione della Pro Loco si effettuerà la scartocciatura e la sgranatura delle pannocchie con i ragazzi delle scuole, ci sarà animazione con il gruppo Baghèt di Casnigo. Walter Biella presenterà un antico baghèt appartenente alla famiglia Picinali di Gandino, che verrà conservato nella Biblioteca Civica. In piazza arriveranno anche “Ciina e Marieta”, una piece teatrale con due comari di paese creata, in dialetto, da Bepo Servalli.
Domenica 10 ottobre, in coincidenza alla giornata micologica nazionale, ci sarà un’esposizione di funghi per tutto il giorno sotto i portici del Municipio. Alle 11.30 una particolare degustazione, la vera novità della giornata: la Spinata di Gandino, più buona di una pizza, meglio di un piadina.
Un impasto realizzato con na sapiente miscela di farine, a base di farina di Mais Spinato di Gandino che si accompagna a salumi tipici mozzarella di Casnigo. Una delizia per il palato, cui gli chef dell’Albergo Centrale non faranno mancare anche assggi di Polenta di Mais Spinato e funghi porcini. Informazioni su www.gandino.it.