
Sono rientrati alla base i sei studenti del liceo San Raffaele, in missione a Strasburgo dal 13 al 15 maggio per rappresentare l'Italia al convegno dei giovani Europei insieme ad altri rappresentanti provenienti dall'Europa e dalla Russia.
Ecco l'interessante testimonianza della loro esperienza al Consiglio d'Europa.
Quando siamo stati invitati a rappresentare il nostro paese al convegno di Strasburgo, non avremmo mai pensato che la nostra voce sarebbe stata ascoltata. Siamo partiti con il bagaglio di incredulità, sfiducia e cinismo che permea ormai la vita di questi tempi. Mai ci saremmo aspettati che il Primo Ministro Austriaco, Mr Schussel, l'ambasciatore austriaco di stanza a Mosca, Mr Vulkovic, e il presidente della Fondazione Eltsin, a sostegno degli industriali russi, Mr Volk prendessero accuratamente appunti di quanto discusso e da noi elaborato durante i tre giorni di sessione al Consiglio d'Europa. Insieme ai nostri coetanei provenienti dai migliori licei di Austria, Germania, Finlandia, Francia, Polonia e Slovacchia abbiamo incontrato un gruppo di trenta studenti russi per discutere problematiche giovanili e offrire suggerimenti e soluzioni da portare alla sede ufficiale del Parlamento. Pur condividendo la nostra sfiducia, i ragazzi russi hanno mostrato la forza di volontà di denunciare la corruzione sfacciatamente dilagante nel loro paese e la determinazione a voler cambiare situazioni apparentemente incancrenite ma forse ancora sanabili. Abbiamo capito che se una speranza ancora c'è, questa è posta nelle mani di noi giovani ed è nostro imprescindibile dovere quello di abbandonare la sfiducia e di diventare operativi, reagire alle ingiustizie, tirar fuori l'energia sufficiente al cambiamento.
E se come diceva Mr Shussel "this event may sound as a rock thrown in the water", abbiamo gli strumenti perché la lieve increspatura di oggi diventi uno tsunami domani.
Carlo Bosi, Greta Coraglia, Samuele Cosimo, Rebecca Degliuomini, Luca Raspagliesi, Martina Vecchi