
La giuria del concorso fotografico “L’Arte e l’Insegnamento”, riservato ai giovani tra i 18 ed i 30 anni e promosso dall’associazione Amici della Fondazione Morcelli Repossi in memoria della prof.ssa Mariarosa Pagani Ducci, già presidente del sodalizio, ha proclamato sabato 19 maggio tra dodici concorrenti i tre vincitori.
Sara Cabrioli, classe 1994, è la vincitrice del concorso fotografico per giovani talenti dell’immagine: allieva del quarto anno al Liceo Artistico Foppa di Brescia è appassionata di fotografia, moda e pittura moderna. “L’immagine del concorso – ha precisato Sara - si intitola "Ragazza che legge un libro” e la modella è la mia amica Letizia Faglia. Mi sono ispirata al bellissimo mondo della lettura che spesso ti permette di accedere a prospettive ricche di conoscenze e di novità. Ho cercato di tradurre la mia idea con semplicità ed immediatezza: è la fotografia che deve parlare allo spettatore. Spero in futuro di poter coltivare il mio sogno di diventare fotografa professionista”.
Guido Goffi, classe 1984 e noto in Chiari come Volontario di Protezione Civile, ha ottenuto il secondo posto con la fotografia “Insegnare… i veri valori”. “Fin da piccolo – ha precisato Guido – sono cresciuto con la passione per l’informatica e l’elettronica che mi ha trasmesso mio padre Silvano. Da circa due anni mi dedico anche alla fotografia. Con l’immagine a concorso ho cercato di cogliere gli elementi chiave dell’insegnamento scolastico: il bianco e nero della fotografia è contrastato dai gessetti colorati proprio nell’intento di evidenziare e trasmettere i valori fondamentali per il nostro Paese”.
Al terzo posto si è classificato René Bontempi, classe 1993, studente dell’Istituto Professionale Grafico dei Salesiani di San Bernardino con la fotografia intitolata “L’arte della decadenza” . “Mi occupo di fotografia da circa un anno e l’immagine del concorso – ha dichiarato René - prende spunto dalla situazione artistica e culturale dell’Italia al giorno d'oggi che, proprio nell’attuale crisi economica, risente notevolmente dei considerevoli tagli sugli investimenti. Protagonista della fotografia è il luogo dove una volta era situato il teatro di Chiari. Adesso non è altro che un parcheggio e, dove una volta vi erano attori ed artisti, adesso si trovano solo automobili in sosta. Non è forse questo uno spunto che fa pensare alla realtà artistica in Italia? La fotografia ritrae un ragazzo in piedi su alcuni libri con una mano verso il cielo e l'altra verso terra: questo atteggiarsi è un chiaro riferimento all'opera di Raffaello ''La Scuola dei Filosofi'' nella Stanza della Segnatura in Vaticano. Nell’affresco, con lo splendore dell’antica Grecia ai tempi di Aristotele e Platone, Raffaello rende anche omaggio agli artisti contemporanei. Nella mia fotografia invece si presenta la situazione opposta: il ragazzo, infatti, si mostra in piedi sui libri con un evidente riferimento al rifiuto verso lo studio che oggi molti ragazzi manifestano. Inoltre il luogo della fotografia, come sede dell’ex teatro clarense, è la risposta al problema di fondo: non possiamo pretendere che i ragazzi s'impegnino dal punto di vista artistico se la situazione economica gli ''taglia le gambe'' in partenza. Bisogna puntare invece sull’arte e sull’istruzione per il futuro!”