Marco Carra, consigliere regionale in Lombardia e affermato avvocato, ha espresso il suo pieno consenso verso Matteo Renzi a seguito dell'acclarato successo elettorale, dimostrandosi entusiasta e ottimista per i progetti perorati da Renzi, orientati a un miglioramento concreto dell'intero assetto del paese fornendo un'impronta di rinascita e innovazione al sistema di amministrazione gestionale, ormai superato e inadeguato alle attuali esigenze sociali e collettive.
Carra ritiene che "Il successo di Renzi apre una pagina nuova anche nella storia della sinistra italiana. Se è vero infatti, che il PD aveva già avuto un segretario non ex comunista, Franceschini, e perfino un segretario ex socialista, Epifani, Renzi è il primo segretario, che non è post di niente, nemmeno della DC. È dunque l'incarnazione di una generazione X, giunta alla politica quando il muro era già caduto e la prima Repubblica già finita".
Carra sottolinea come la Bad Godesberg, che al riformismo italiano è sempre mancata sul piano dei programmi e delle idee, si è forse realizzata con un salto antropologico e una rottura genealogica. È convinto, che l'Italia con questo risultato possa tornare ad avere speranza e a recuperare quella fiducia in se stessa, che l'ha resa un paese eccezionale. Bisogna chiudere la fase ventennale della seconda Repubblica e aprire quella della terza. Con entusiasmo ribadisce "Io ci credo e credo, che con Renzi possiamo vincere la sfida del rinnovamento. Nel suo primo discorso da segretario si è preso subito più di un impegno per guidare il Paese, con argomentazioni più da Presidente del Consiglio, che da segretario di un partito".