MILANO, 13 maggio 2014 - «Già nel 2012 ho presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge, che prevede la condanna all'ergastolo per gli scafisti responsabili della morte delle persone trasportate sui loro barconi. Eppure, questa proposta sottoscritta dalla Lega Nord ancora adesso giace negli archivi parlamentari. Perché nessuno fa nulla? L'unico modo per evitare di incorrere in tragedie simili, come le ultime balzate agli onori della cronaca, che peraltro registriamo con una drammatica regolarità, è con l'introduzione di pene esemplari per coloro che traghettano o organizzano i traffici e con il fermo sul nascere delle partenze, proprio come aveva fatto Roberto Maroni durante il suo mandato da Ministro. Le carrette del mare partono dunque cariche di speranza ma, nel corso del viaggio, quel sentimento si trasforma in disperazione o morte. E a noi tocca soltanto raccogliere i corpi e contare i dispersi». È questo il commento dell'On. Claudio D'Amico, candidato alle Europee 2014, circa l'ultima tragedia registrata nel mar Mediterraneo.