Ottimi riscontri di critica ha ottenuto la pittrice Alba Tortorici, che dal 27 Giugno al 24 Luglio 2014, espone le sue originali creazioni, nel prestigioso contesto di “Spoleto Arte”, le grandi mostre curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes, presso Palazzo Leti Sansi, a Spoleto.
Di seguito l'intervista all'artista.
D: Abbiamo avuto notizia del grande successo, che stanno riscuotendo le sue opere, esposte nel prestigioso contesto delle mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes. È soddisfatta di questo positiva partecipazione?
R: Si sono soddisfatta! Una organizzazione perfetta!
D: Quali opere sono presenti in mostra e che tematica seguono?
R: Le opere presenti in mostra seguono una unica tematica e cioè “i miei viaggi”. In questo caso specifico, tre opere sono dedicate al mio viaggio in Spagna e le altre tre opere a quello negli Stati Uniti d'America. Specifico che ogni mia personale ha il tema di un viaggio.
D: È la prima volta, che espone a Spoleto? È compiaciuta della curatela di Vittorio Sgarbi?
R: Sì, è la prima volta che espongo a Spoleto e, certamente, sono compiaciuta della curatela di Vittorio Sgarbi. Per me è stata una bella occasione per farmi conoscere dal professore e da un vasto e nuovo pubblico.
D: Ci racconta i suoi esordi nel mondo dell'arte e la sua formazione in materia?
R: Io sono abilitata all'insegnamento di Educazione Artistica per l'insegnamento nella scuola media. Il mio esordio è avvenuto tanti anni fa, appena conseguito il diploma di “Maestra d'Arte”, con una mia personale di pittura nella sala adibita alle esposizione nel Palazzo della Provincia di Ragusa. E' stato un successone, che mi ha dato la spinta ad andare avanti e credere nelle mie possibilità artistiche.
D: Quali sono le principali fonti ispiratrici di riferimento? C'è un movimento o una corrente, a cui si sente più vicina nel percorso di ricerca stilistica e sperimentale?
R: Avendo studiato Storia dell'Arte, chiaramente ho avuto degli indirizzi virtuali. Infatti, ho amato molto Morandi, Modigliani, altri artisti più recenti come Guttuso, Fiume, Picasso, Mirò, Dalì, Chagall. Da questi grandi artisti credo di aver attinto la loro fantasia fondendola con la mia!
D: Quali sono le tecniche strumentali, che preferisce utilizzare?
R: Le tecniche che amo sono quelle dell'acquerello e dell'inchiostro di china, tecniche che ho appreso frequentando la “sezione ceramica” nell'Istituto d'Arte di Comiso (Ragusa) in mancanza della “sezione pittura” che avrei preferito. Però grazie alla ceramica, insieme con altri compagni di classe abbiamo vinto un “concorso internazionale di ceramica” a Faenza, con un bellissimo bassorilievo (seguiti dalla Prof.ssa Poletti). Il primo premio nel campo dell'Arte per me! Quindi la tecnica dei miei acquerelli nasce dalla ceramica artistica, conquistando abilità nella trasparenza dei colori e delicatezza nel disegno… non solo, ma mi permette di esternare la mia sensibilità interiore! Io amo l'acquerello, perché mi dà la possibilità di rappresentare i miei viaggi come in un sogno, anche se è la tecnica più difficile nel campo della pittura. Sono in pochi a saperlo!
D: Un commento di riflessione su Spoleto, città d'arte e di cultura di secolare tradizione.
R: Ero già stata a Spoleto per ammirarne le bellezze, ma soprattutto per le stupende opere monumentali. Ritornarci è stato veramente un grande piacere, perché trovo Spoleto deliziosa e piena di storia del passato. Non solo, ma è una bellissima cornice per tutte le manifestazioni d'Arte compresa “Spoleto Arte”. |