La grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" si prospetta un appuntamento imperdibile in ambito internazionale, che si terrà dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 e vedrà unite in sinergico connubio espositivo personalità illustri del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì con la curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, accanto a un selezionatissimo novero di artisti rinomati del panorama attuale. All'interno del magnifico Palazzo Falier, risalente al XV secolo e affacciato sul Canal Grande, saranno presentate le pregevoli creazioni di manifattura artigianale di Luciano Mario Rossi, apprezzato orafo incisore di pietre dure, gemme e pietre preziose dal virtuoso talento.
Interrotti gli studi alla facoltà di biologia per dedicarsi all'arte scultorea, sua innata passione, inizia la propria attività verso il 1980 incuriosito e stimolato dalle collezioni glittiche dei musei di Firenze. Da autodidatta, è diventato un poliedrico ed eclettico interprete moderno di questa tradizione antica, complessa e raffinata. La produzione risulta finemente congegnata e realizzata mantenendo in perfetto equilibrio compositivo il senso della concezione ancestrale e il moderno stimolo innovativo e trasformista, con soluzioni di dinamica fantasia e impeccabile design elaborativo, uniche e di inconfondibile e inimitabile qualità distintiva. Originalità, eleganza e raffinatezza le contraddistinguono come marchio ad emblema simbolico.
I suoi lavori devono essere guardati e considerati, al di là di ogni possibile retorica di giudizio valutativo, anche sulla base della sconvolgente esperienza della tremenda aggressione subita nel Febbraio del 1988, che lo ha privato dell'occhio destro e che ha patito e sofferto nel silenzio dell'indifferenza. Nelle opere, oltre all'acclarato gusto e senso estetico di esaltazione della bellezza decorativa perseguito dall'artista con minuziosa e doviziosa lavorazione ideativa e progettuale, si percepisce l'intento di esternare un sentimento profondamente radicato in lui di amarezza e mortificazione per il terribile accadimento, unitamente alla volontà di denuncia, reazione e ribellione verso una diffusa ipocrisia sociale e collettiva.