La grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" ha aperto i battenti con una trionfale inaugurazione svoltasi il 27 Settembre e resterà allestita fino al 24 Ottobre 2014 nella stupenda coreografia veneziana di Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich, con l'esperta curatela di Vittorio Sgarbi e la gestione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. In esposizione personalità illustri tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì. Nel selezionato gruppo di presenze s'inserisce la talentuosa pittrice Luana Tuis, che ha ricevuto significativi commenti elogiativi per le creazioni ispirate dal moderno realismo, rivisitato in formula originale.
La Tuis mostra l'attento lavoro d'introspezione e di ricerca sui dettagli più minuziosi e minimali, intraprendendo un viaggio virtuale, un percorso simbolico nel quale essa stessa penetra all'interno dei soggetti e delle immagini, fino alla loro essenza più profonda e la restituisce riproducendola e riportandola nei dipinti, concepiti come uno spazio ideale in cui sente l'esigenza di comunicare, condividere e confrontarsi con il fruitore, un luogo prediletto in cui fonde insieme creatività, fantasia, sperimentazione, passione, sentimento, dedizione e amore smisurato per l'arte.
Nel commentarne le virtuose qualità stilistiche è stato scritto "Con la sua elegante poesia estetica la Tuis pronuncia la parola definitiva sull'arcaica e irrisolta diatriba aperta nel campo dell'arte, tra reale e apparenza del reale. La filosofia, la storia, la letteratura sciolgono e risolvono ciascuna con i propri mezzi questa dualità agli antipodi. La Tuis con le sue creazioni riafferma e rimarca la diversità sostanziale tra ciò che esiste veramente e la sua apparenza. Talvolta, lascia però un piccolo margine al dubbio, uno spazio sottilissimo di titubanza, poiché nelle magistrali rappresentazioni si compiace nello scardinare e disordinare il gioco compositivo dei ruoli ‘Vero/falso=dipinto' lasciando poi scoprire l'intenzionale abilità dell'inganno all'occhio acuto dello spettatore e intervenendo nella narrazione realistica con un registro linguistico di giudizio suo esclusivo". |