Manca ormai pochissimo all'apertura della mostra collettiva “Contemporary Art Expo”, allestita presso lo storico Museo Gipsoteca Canova di Possagno (TV), dal 9 maggio al 2 giugno 2015. L'organizzazione dell'evento è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell'Associazione culturale "Spoleto Arte". Il vernissage inaugurale è fissato per sabato 9 maggio, alle ore 18.30, con inclusa nel programma della serata anche un'eccezionale visita guidata, tenuta all'interno del Museo dallo straordinario critico d'arte Vittorio Sgarbi, nominato ambasciatore ufficiale dell'Expo.
L'esclusiva manifestazione ha fatto convergere nella città natale dello scultore neoclassico Antonio Canova una selezionata cerchia di artisti contemporanei, tra i quali troviamo anche lo scultore Sergio Capellini. Le sculture di Capellini sono contraddistinte dall'essenzialità, dalla sobrietà e dalla levigatezza delle forme, caratteristiche che infondono alle sue opere una profonda armonia compositiva. Dietro a ogni scultura c'è un'attenta ricerca sperimentale dell'artista, che lavora con sapienza e impegno, riuscendo a dare un tocco personale e riconoscibile all'opera. Lo spettatore, nell'ammirare le sculture di Capellini, viene come trasportato altrove, in un'atmosfera lontana e senza tempo, nel mondo della fantasia e del mito.
Nel commentarne lo stilo scultoreo, la dottoressa Elena Gollini ha sottolineato come “Impegno e autenticità contraddistinguono l'attività scultorea di Capellini, unitamente alla piena padronanza, solida ed energica e al contempo elegante e ricercata dei materiali, alla maestria nel piegarli, modularli e forgiarli alle intenzioni espressive, alla versatilità di passare da un materiale all'altro con la capacità di interpretarne al meglio le potenzialità insite nella diversa natura. Capellini si pone come una figura di scultore moderno e creatore di forme dal gusto contemporaneo e contestualmente come custode delle tradizioni antiche e arcaiche, con una proiezione artistica a tutto tondo, che privilegia l'assoluta libertà espressiva e il desiderio di condividerla con il fruitore”.