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domenica, 6 dicembre 2015

Nel weekend dell'Immacolata il MEC a Morimondo si veste di Natale

Tipo eventoTurismo - Fiere e Mercati

 

 

DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE

 

A Dicembre il tour del Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia sulla Strada delle Abbazie mette l'abito della festa e si trasforma in Mercatino di Natale. Dove? A Morimondo, alle porte di Milano, borgo slow del circuito Borghi più Belli d'Italia.

Una vetrina, quella del MEC, che mette insieme l'eccellenza agroalimentare di Oltrepò, Lomellina, Pavese e Monferrato: tipicità di altissima qualità, prodotti che sono un inno alla dieta mediterranea e che possono andare a comporre golosissimi cesti di Natale all'insegna della genuinità e della filiera corta. Ma il pubblico non troverà solo vino e cibo tra i banchi del farmers' market della Certosa in trasferta alla Corte dei Cistercensi sia durante il Ponte dell'Immacolata (domenica 6 e martedì Dicembre) che domenica 13 Dicembre: non mancheranno infatti cosmetici di derivazione naturale quali creme per il corpo, bagni schiuma, latte detergente prodotti con materie prime naturali.



Nella vetrina del MEC foodies e turisti enogastronomici avranno la possibilità di assaggiare un ricchissimo catalogo di tipicità ed eccellenze a chilometro zero, per un'alimentazione sana quale è quella della dieta mediterranea. Patate, cipolle e aglio appena raccolti, funghi, riso del Pavese, succhi di frutta e salse, confetture e composte; da Mornico Losana lo zafferano della fattoria La Robinia. E poi specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancano Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. Lomellina ancora protagonista tra i banchi del MEC con i prosciutti ed il paté di fegato d'oca da accompagnare a pane di farro e integrale, Senatore Cappelli, grano saraceno e riso in purezza. E ancora distillati, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati. Per i golosi del dolce le offelle di Parona e pane di frutta secca. Tra gli espositori anche l'azienda agricola La Nocciola che proporrà prodotti derivati (food e cosmetici) dalla nocciola Piemonte IGP, oltre che nocciole al naturale e tostate: pasta di nocciole, torte, biscotti, cioccolato, torrone, mousse, olio di nocciola ma anche creme per il corpo, bagno schiuma, latte detergente.



Un' occasione per foodies ed enogastronauti, ma anche turisti a breve raggio, di scoprire un borgo magico dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità come l'abbazia di Morimondo, gioiello dell'architettura romanica lombarda.



L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

 

 

 

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE

 

 

 



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