
In occasione della monografica che Bergamo dedica a Palma il Vecchio, Giovanni Bonaldi raccoglie la sfida di un dialogo con il maestro che si contendeva con Tiziano fama e committenti nella Venezia d'inizio Cinquecento, ma che come lui era nato a Serina. Un dialogo che raccoglie spunti e suggestioni così vari che a tratti possono apparire slegati. In realtà, Bonaldi sa imprimere a ognuno senso e armonia. Si va dai paesaggi fotografati a quelli raccolti e lasciati esplodere su tele che sono solo per loro. Dagli scritti di Isaia Bonomi al confronto con il curatore della mostra alla Gamec, quel Giovanni C. F. Villa che ha ricondotto Palma nell'olimpo dei grandi e restituito l'incanto della sua arte. Tra “i viaggi” che hanno portato a questa mostra c'è anche quello, reale e simbolico, alla collezione Peggy Guggenheim di Venezia, per un incontro con il direttore Philp Rylands, inglese trapiantato in Italia, una vita nell'arte contemporanea e una tesi di dottorato sul Rinascimento veneziano. La sua monografia sul Palma, pubblicata a fine Anni '80, è stata a lungo il testo di riferimento. Nella chiaccherata tra le sale della Peggy Bonaldi e Rylands sviscerano alcune tematiche legate al pittore bergamasco e affrontano, tra l'altro, l'inedita lettura legata all'ebraismo. E' stato solo per caso, ma nel profondo ha un suo significato prezioso, che l'intervista si sia svolta il 27 gennaio, giornata della Memoria.
La mostra sarà visitabile fino al 1° novembre da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.
INAUGURAZIONE GIOVEDì 24 SETTEMBRE ore 18:00
Museo ALT Arte Lavoro Territorio
Via Gerolamo Acerbis, 14
24022 Alzano Lombardo