Il frutto autunnale per eccellenza val bene una festa: a Morimondo domenica 30 Ottobre è tempo di Castagnata! Castagne, il crepitio del fuoco e vin brulè. Ospite della manifestazione il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia con le sue eccellenze enogastronomiche a filiera corta
La manifestazione, che si sarebbe dovuta tenere domenica 23 Ottobre, era stata rinviata a causa del maltempo. Morimondo, città slow e borgo tra i più belli d'Italia, vedrà animarsi le sue strade con il crepitio delle castagne sul fuoco: vin brulé, marroni e poi ancora dolci a base di farina di castagna. Complice il bel tempo, sarà possibile fare passeggiate lungo i sentieri della campagna cistercense e visitare l'Abbazia.
Tra gli ospiti, inoltre, non mancherà il mercatino hobbistico ed il Mercatino della Certosa di Pavia, vetrina delle eccellenze food&wine del triangolo d'oro del gusto rappresentato da Lomellina, Oltrepò e Pavese. Zona altamente vocata all'enogastronomia con i suoi vini DOC, i salumi e i formaggi. In degustazione formaggi tipici, salame d'oca, salame di Varzi e salame di struzzo. Saranno inoltre presenti i pluripremiati vini DOC dell'Oltrepò Pavese, riso biologico del Pavese, salse, marmellate, miele e dolci tipici quali le offelle di Parona. E, extra regione, olive e olio dalla Puglia. Dal produttore al consumatore per una realtà che si caratterizza per fiducia e famigliarità come il negozio sotto casa di una volta.
Castagnata
Domenica 30 Ottobre 2016
Dalle 10 alle 18
Morimondo (Mi), via XXV Aprile
Ingresso gratuito
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu
L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.