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25/05/2011Rita Faggiani
 
"Mangiamo il lago" il cibo come futuro del nostro territorio
 
ISEO 27 MAGGIO 2011 NELL'AMBITO DEL FESTIVAL DEI LAGHI 2011 "SLOWFOOD OGLIO FRANCIACORTA LAGO D'ISEO" E LA SALVAGUARDIA DEL CIBO DEL TERRITORIO
 
Iseo - BS-Venerdì 27 maggio 2011 - ore 16.30 Sala Civica Castello OldofrediWorkshop "Coltivare il lago" - ore 19.00 Oratorio San Giovanni Bosco-V.le Repubblica 7 "Mangiamo il lago"
 


"SlowFood Oglio Franciacorta Lago d'Iseo" ­si impegna a “salvaguardare la biodiversità e le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate (le culture del cibo che rispettano gli ecosistemi, il piacere del cibo e la qualità della vita per gli uomini) ed a promuovere un nuovo modello alimentare, rispettoso dell'ambiente, delle tradi­zioni e delle identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni internazionali e una maggior condivisione di saperi per la riqualificazione del lago e il ripopolamento di specie ittiche lacustri.



Nell'ambito del Festival dei Laghi 2011 "SlowFood Oglio Franciacorta Lago d'Iseo" interviene presentando:




Venerdì 27 maggio 2011 - ore 16.30

Sala Civica Castello Oldofredi - Iseo - BS

- Workshop "Coltivare il lago" Comunità dei cibi e presidi la prospettiva agroalimentare e di sviluppo economico di un progetto di riqualificazione ambientale: amministratori, tecnici, giornalisti, storici, esperti, ristoratori e pescatori si confronteranno sul tema, sulle prospettive di sviluppo ma anche di diffusione, di conoscenza che la produzione di cibo su un territorio può generare.


Conduce:

Gilberto Venturini (responsabile SlowFood Regione Lombardia per il Progetto Acque Dolci)


intervengono:

Rosarita Colosio (storica e studiosa dei costumi)

la pesca nella storia del Lago dai primi del '900 ad oggi

Ing Giuseppe Faccanoni (presidente del consorzio dei comuni del lago)

La riqualificazione dei fondali

Gianni Lecchi (presidente del consorzio delle torbiere)

Il ruolo di una riserva naturale nella produzione agroalimentare

Gloria Rolfi (direttore Comunità Montana del sebino Bresciano)

Territorio e prodotti tipici un legame che racconta una storia

Giacomo Mojoli (giornalista, consulente per l'innovazione UNISG Pollenzo)

Il lago come metafora del network

Interventi dal pubblico

Saluti del Sindaco di Iseo dr Riccardo Venchiarutti

Conclusioni




Venerdì 27 maggio 2011 - ore 19.00

Oratorio San Giovanni Bosco - V:le Repubblica 7 Iseo - Bs

"Mangiamo il lago" Street Food, banchetto di idee a sostegno del progetto per la creazione del Presidio della Sardina essiccata del Lago d'Iseo. La cucina di Vittorio Fusari nell'interpretazione delle allieve di Universitas Ysei e le bollicine di Contadi Castaldi. Il ricavato verrà completamente devoluto all'istituzione del Presidio della Sardina Essiccata.


Proposte:
- Terrina di tinca,insalata di patate, salsa di lamponi
- Siluro in carpione, piselli e salsa di peperoni
- Polenta Belgrano e Sardina Essiccata del Lago
- Lasagnette di pesce del Lago

Prezzi:
- 1 piatto 12 €
- 1 bicchiere di Franciacorta 5 € (compresa tasca porta– bicchiere)
- 1 piatto + 1 Franciacorta 15 €
- 4 piatti + 4 Franciacorta 40 €

Per info e prevendite : Milena 338 1849515 slowfoodfranciacorta@libero.it

Proposta per il Territorio del Sebino e Basso Oglio

La tradizione alimentare come innovazione necessaria

Nutrire il pianeta cioè nutrire la specie umana, metterla in condizione di potersi sostentare da un
punto di vista alimentare è da qualche anno il tema intorno a cui ruotano gli annuali State of the World del Worldwatch Institute uno dei più importanti Istituti di ricerca ambientali che da 25 anni pubblica questo rapporto che tradotto in più di trenta lingue - ricco di dati e informazioni, rappresenta una fonte importante per conoscere, non solo lo stato del mondo, ma anche quello dei sistemi umani nelle loro relazioni con i diversi ecosistemi e le risorse naturali di tutto il mondo
Quest'anno il testo è dedicato alle "innovazioni che nutrono il Pianeta" Fin dalle prime pagine il rapporto sottolinea il paradosso di un pianete dove 1miliardo di persone è denutrito a fronte di 300 milioni ufficialmente obesi e circa 1miliardo di persone sovrappeso e non solo ma abbiamo un meccanismo di utilizzo di metodi di agricoltura altamente industrializzati che fanno molto uso sia di fertilizzanti artificiali sia di altissime capacità di irrigazione tanto che l'agricoltura è in assoluto l'attività produttivo che ha la maggiore quantità di utilizzo dell'acqua il 70% a livello planetario Abbiamo un modo di produrre il cibo e di alimentarci che ha un flusso di energia ed un utilizzo dell'ambiente e delle materie prime molto troppo elevato questo rapporto che analizza la situazione ma soprattutto le proposte fa emergere per contro le piccole realtà agricole che vengono considerate straordinarie innovazioni presenti in tanti paesi del mondo. I piccoli contadini, spesso neanche proprietari del terreno che attraverso i mille modi della sapienza contadina sono abilissimi nel far si che l'agricoltura riesca ad essere più produttiva rendendo più fertile il suolo per esempio evitando che vengano distrutte le vegetazioni forestali o attraverso l'uso di leguminose che sono azotofissatrici quindi senza fare uso di fertilizzanti artificiali ed altri metodi tradizionali Ciò che emerge chiaramente è quindi che lì dove noi siamo in grado di imitare di più i flussi ed i processi della natura siamo in grado di dare un'agricoltura innovativa capace di dare cibo alle persone e che non distrugga la base fondamentale dell'esistenza stessa che è la ricchezza della biodiversità che abbiamo a disposizione.
Quindi, secondo l'Istituto, l'innovazione agricola chiave su cui puntare per ridurre la povertà e stabilizzare il clima e garantire sicurezza alimentare sta nelle soluzioni a bassa tecnologia di un'agricoltura tradizionale.
Su questo tema strategico applicato alla nostra realtà locale si muove l'attività della condotta attraverso gli strumenti propri a SlowFood delle Comunità del Cibo e dei Presidi e dell'Arca per tutelare raccogliere e promuovere le piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall'agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall' omologazione, difendere la biodiversità per migliorare la qualità della vita, ma anche garantire identità e futuro al nostro territorio salvaguardando il nostro paesaggio agrario in uno sviluppo sostenibile vero, capace di limitare il consumo del territorio e l'uso delle risorse naturali lavorando per la tutela del territorio agricolo e per una produzione di qualità senza slegarla dalla tutela dell'architettura paesaggistica e dall'urbanistica.
I Presidi sono progetti finalizzati a proteggere e sostenere i piccoli produttori d'eccellenza, ma anche cambiare il sistema che li danneggia, mettendo insieme gli attori che hanno potere decisionale: amministrazioni consumatori, istituti di formazione, chef e cuochi, enti di ricerca agricola, organizzazioni non governative. E' evidente che si può avere un impatto significativo solo moltiplicando e cumulando azioni locali che seguano però una visione-guida globale.
Mangiare è un atto quotidiano e potentissimo che ci coinvolge tutti ma la cultura e la scelta di cosa, di come e di quanto sia giusto spendere per mangiare sono discriminanti e di enorme potenzialità.
La nostra idea è quella di mettere al centro la produzione del cibo come una finalizzazione complessa di progetti di riqualificazione ambientale. Acque pulite (ri)popolate di pesci che permettano nuovamente a giovani di vivere pescando ed a consumatori di usarli. Un progetto perché le nostre terre e le nostre acque ripulite e ripopolate continuino ad avere persone che le custodiscano salvaguardando saperi e cibi che hanno il gusto della nostra infanzia. Progetti che permettano alle persone di crescere nella propria cultura alimentare, nella convinzione che il nostro gesto quotidiano di scegliere il cibo può essere etico e positivo per il nostro territorio e quindi per tutti noi. Che quel prodotto costa di più ma genera dignità del lavoro e maggiore salute. Ma soprattutto preserva il nostro territorio, in grado di dare lavoro ai propri figli e di preservarsi per le generazioni a venire.
Il primo passo è quindi rivolto alle Acque dolci attraverso la creazione del Presidio della Sardina Essiccata del Lago d'Iseo e la creazione di una Comunità del cibo per il consumo alimentare del Pesce Siluro specie alloctona predatrice inquinante degli equilibri del lago e resistente ad ogni antagonista naturale.
Legando in maniera complessa la difesa della produzione agroalimentare di qualità alla difesa del
paesaggio con il recupero del tradizionale metodo di essiccazione delle sardine all'aria sugli archetti.
Tutelando territorio ed economia locale ma anche dando senso al concetto di “Paesaggio di Qualità”, come un luogo dove cibo vino e paesaggio trovino un equilibrio tra sostenibilità e bellezza.

Dr.ssa Ucci Anna Patrizia
Fiduciario Condotta Slow Food
Oglio Franciacorta Lago d'Iseo
 

Allegato 1
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