Il Piano del Governo del Territorio (PGT) è l'atto di maggior importanza per una amministrazione comunale, disegna il futuro della città e condizionerà la vita di tutti i cittadini. E' una cosa seria, straordinariamente importante. Quindi l'ultima cosa che ci si può attendere è che contenga aspetti poco chiari, se non proprio oscuri. Il PGT che il centrodestra porterà all'adozione del CC il prossimo 15 luglio invece sembra proprio che abbia dentro, un po' mimetizzato, un aspetto decisamente poco chiaro.
L'obiettivo della maggioranza è portare l'urbanizzazione della città dall'attuale 70% a oltre il 90%; aggiungendo l'Idroscalo e le cave su cui è difficile costruire si arriva ad una occupazione quasi completa del territorio. Tuttavia il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) dice che a Segrate si è già costruito troppo e quindi assegna alla nostra città il valore minimo previsto, e cioè l'1%, di incremento di consumo del suolo. Come fare allora ad inserire nel PGT il Centro Parco e 8 aree di trasformazione per un totale di 1.600.000 mq di superficie interessata?
Semplice: si va ad affermare che Segrate è riconosciuta dal PTCP come Centro di rilevanza sovracomunale e che quindi abbia diritto ad edificare una percentuale aggiuntiva pari al 2% della superficie urbanizzata (Documento di Piano - Relazione, art.7.3, pag. 147). Per dimostrarlo viene anche presentata una figura (Figura 2, pag. 149) presentata come un “estratto” della Tavola 1 del PCTC.
Ma sulla Figura 2 viene riportato solo un pezzo della legenda della Tavola provinciale e viene “dimenticata” proprio la riga che indica che i Centri di rilevanza sovracomunale sono quelli scritti su sfondo giallo. La Figura riporta anche un riquadro, con al centro Segrate, della mappa della Tavola provinciale; se il riquadro fosse appena più allargato apparirebbero due città, Sesto San Giovanni e San Donato Milanese, il cui nome è su sfondo giallo perchè sono riconosciute dalla Provincia come Centri rilevanti. Segrate invece, secondo la Tav. 1 del PTCP, non lo è, e quindi non ha “diritto” al 2%.
Possiamo offenderci, protestare, reclamare per questo mancato riconoscimento? Può darsi, ma il problema non è questo. Il problema è lo sconforto nel vedere questa mancanza di chiarezza da parte di una amministrazione che sempre si vanta della propria eccellenza in ogni campo; mancanza di chiarezza proprio nell'argomentazione che vorrebbe far passare come diritto di Segrate, rispetto al PTCP, la volontà dell'amministrazione di maggior sfruttamento del suolo nel PGT in adozione.
Il primo emendamento che Segrate Nostra porterà venerdì 15 luglio in Consiglio mette in luce questa situazione e, se le cose stanno come diciamo, porrà i consiglieri comunali di maggioranza ad un dilemma straordinario: attestare questa “incongruenza”, assumendosi tutte le responsabilità, o far saltare il PGT.
13 luglio 2011
Segrate Nostra
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