
Anche nella nostra Regione migliaia di agricoltori non hanno potuto rispettare il termine del 30 settembre per la presentazione delle domande di variazione delle categorie catastali dei fabbricati rurali, perché non sono stati messi nelle condizioni di adempiere alle disposizioni di legge.: lo sottolinea Confagricoltura Lombardia, denunciando le conseguenze della mancata proroga del termine ultimo, fissato al 30 settembre. Nei giorni scorsi la nostra Organizzazione aveva sollecitato più volte il governo di prorogare il termine ultimo, considerato l’esiguo tempo a disposizione concesso agli agricoltori: “La nostra richiesta urgente non è stata presa in considerazione e così la gran parte degli agricoltori non ha potuto assolvere ad un preciso obbligo di legge. Confagricoltura Lombardia ricorda che la pubblicazione del decreto ministeriale attuativo – corredata da una complessa ed inadeguata modulistica - è infatti avvenuta solo il 22 settembre, in evidente violazione delle procedure di garanzia fissate dallo Statuto del contribuente che prevedono un intervallo temporale di 60 giorni prima dell’applicazione dei provvedimenti attuativi dalla legislazione tributaria. L’unico risultato della mancata proroga è quella di creare le condizioni per un contenzioso con la Pubblica Amministrazione, di nessuna utilità per lo Stato e che aggraverà ulteriormente il già pesante carico burocratico che opprime le imprese. La nostra Organizzazione si impegna quindi sin d’ora ad assistere gli agricoltori che subiranno un danno da questa circostanza, anche promuovendo eventuali azioni collettive (class action) per contrastare ingiustificate richieste di pagamento da parte delle Amministrazioni competenti.