Grande giornata del Volontariato italiano a Roma lunedì scorso, dove oltre quattrocento rappresentanti della Consulta Nazionale del Volontariato, dei Centri di Servizio del Volontariato e del Forum del Terzo Settore convenuti da tutt’Italia hanno incontrato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’Auditorium di via della Conciliazione. Le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e del 2011 quale Anno Europeo del Volontariato sono state l’occasione per l’importante incontro al quale hanno partecipato anche il Vice Presidente della Camera On. Rosi Bindi, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali prof.ssa Elsa Formero, il Ministro della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione Sig. Andrea Riccardi, il Vice Ministro all’Economia prof. Vittorio Grilli, il Presidente della Regione Lazio sig.ra Renata Polverini, il Presidente della Caritas nazionale Mons. Giuseppe Merisi ed il Prefetto di Roma dr. Giuseppe Pecoraro. Durante l’incontro, presentato dal dr. Giovanni Anversa del Segretariato Sociale della R.A.I., ci sono state anche le relazioni lette dal prof. Fulvio Conti della Facoltà di Storia dell’Università di Firenze e dal dr. Francesco Paolo Casavola, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, su “Volontariato e l’Unità d’Italia” e sul “Ruolo e Prospettive del Volontariato in Italia a 150 anni dall’Unità” nonchè la lettura di un brano del “Discorso sulla Costituzione” del prof. Piero Calamandrei, padre Costituente della nostra Repubblica. “E’ stata una grande giornata” ci dice Lucio D’Atri, Presidente Provinciale dell’A.I.D.O. di Monza e Brianza e Consigliere Nazionale A.I.D.O, che ha partecipato in rappresentanza del Centro Servizi del Volontariato di Monza e Brianza del quale è stato recentemente rieletto Consigliere “perché è stata la dimostrazione di quanto importante sia diventato in Italia il Volontariato, in termini di azione concreta in favore delle fasce disagiate della popolazione, dell’aiuto fattivo in caso di calamità naturali, con importanti ricadute anche sulla produzione del Prodotto interno lordo del nostro Paese, ma soprattutto per la salvaguardia e ricostruzione di quel patrimonio di valori etici e morali che possano essere di luce e guida per le future generazioni”.
