Un nuovo allestimento espositivo con mostra inaugurale è in programma per le prossime festività natalizie nel Laboratorio Didattico di Storia ed Archeologia della Città di Chiari ricavato negli spazi interrati dei tre edifici pubblici dell’exAnagrafe, ex Municipio e Carceri, tra Piazza Erbe e Piazza Zanardelli. Il percorso museale, sottoposto al vaglio della Soprintendenza Archeologica, riguarda gli eccezionali reperti rinvenuti nella campagna di scavi eseguita dalla dott.ssa Ivana Venturini negli spazi interrati di Piazza Zanardelli nel periodo 2006-2009. “Il Laboratorio di Storia e Archeologia – precisa la dott.ssa Venturini – si propone come struttura radicalmente diversa dal museo locale tradizionale: la storia di Chiari e del suo territorio viene illustrata in forma nuova e coinvolgente non solo per i cittadini ma per un pubblico più vasto. Per l’allestimento inaugurale del Laboratorio viene proposta la rilettura delle origini di Chiari, alla luce degli eccezionali risultati delle indagini archeologiche, dirette dalla Soprintendenza tra il 2006 e il 2009, nell’interrato di Piazza Zanardelli e del complesso architettonico dei tre edifici comunali. Gli scavi hanno restituito uno spaccato delle fasi più antiche dell’abitato tra il VII e l’XI secolo: una sequenza che per la sua rarità, per lo spessore e per l’ottimo stato della stratificazione, fa di Chiari uno dei siti archeologici altomedievali più rilevanti in Lombardia”. Per facilitare la comprensione dell’itinerario espositivo anche ai non addetti ai lavori viene presentato un allestimento virtuale che prevede una ricostruzione su basi scientifiche delle ambientazioni e delle dinamiche insediative per far riemergere la memoria storica dell’abitato. Attraverso filmati, immagini, ricostruzioni virtuali, teche per l’esposizione dei materiali emersi dagli scavi e riproduzione di documenti e piante storiche della città viene anche descritto il progetto di recupero e di restauro degli edifici avviato dall’Amministrazione Comunale a marzo 2006. Con supporto video viene ripercorsa la sequenza delle quattro fasi di evoluzione urbanistica  dell’abitato clarense dal primo insediamento con necropoli e fossato, all’ampliamento dell’abitato oltre il fossato con sepolture accanto alle abitazioni, fino alla comparsa della cinta muraria basso medievale con chiesa e cimitero e alla successiva costruzione del fortilizio visconteo con la Rocca malatestiana. Un maxi pannello sull’intera parete ovest del Laboratorio di Storia e Archeologia presenta l’immagine aerea del centro storico e dimostra l’evoluzione dell’insediamento abitativo di Chiari. Viene inoltre collocata una teca in vetro con la ricostruzione di una sepoltura rinvenuta negli scavi, nell’allestimento curato dagli antropologi dell’ARCO-Cooperativa di Ricerche Archeologiche  di Como – Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como che hanno studiato i resti scheletrici riesumati in Piazza Zanardelli. Il percorso espositivo nel Laboratorio di Storia e Archeologia, con ricostruzione dei vari contesti storici clarensi dalle origini medievale all’epoca longobarda fino alla città murata viscontea, in aggiunta alla selezione di pezzi tra i materiali più antichi rinvenuti nello scavo, presenta spunti di indagine e di approfondimento interessanti per tutti ma fruibili in particolare per gli studenti nell’ambito di moduli didattici interdisciplinari su tematiche storiche, artistiche, scientifiche di ampio interesse per analizzare l’evoluzione di Chiari e del territorio dalle origini all’epoca attuale. Dopo la mostra natalizia inaugurale del Laboratorio di Storia e Archeologia nell’interrato del complesso architettonico, vengono aperti alla visita dei cittadini gli spazi rimanenti dei tre edifici pubblici dell’exAnagrafe, ex Municipio e Carceri a febbraio 2011, per la festa dei Martiri Patroni Faustino e Giovita.