
PIACENZA, 10 gennaio 2014 - Continuano le tensioni al presidio del Movimento 9 Dicembre, meglio conosciuto come Forconi, sito presso la zona Barriera Genova di Piacenza. Come riportato dal giornalista di Telecolor Vladimiro Poggi: «Intorno alle tre della notte tra l'8 e il 9 gennaio un gruppo di ignoti ha dato alle fiamme bandiere e striscioni dei manifestanti». L'incendio è stato appiccato in quattro punti diversi, tra i quali un tubo del gas collegato alla stufa che i manifestanti utilizzano per scaldarsi durante le ore notturne. Nessun dubbio tra gli organizzatori riguardo al movente del gesto, riconosciuto come un vero e proprio atto intimidatorio volto a spaventare e conseguentemente far desistere i cittadini aderenti al movimento rivoluzionario; già nei giorni precedenti all'incendio alcuni giovani avevano sfasciato le insegne del presidio e, dopo questo nuovo e grave sviluppo, gli organizzatori sono intenzionati a spostare l'insediamento in una zona diversa della città. Per di più la protesta non violenta è finanziata interamente dai manifestanti, i quali provvedono di tasca propria al suo sostentamento, vedendosi difatti costretti a pagare la tassa di occupazione del suolo comunale. Gli stessi organizzatori del presidio hanno richiesto l'aiuto del Sindaco di Piacenza, che non si è dimostrato collaborativo nei loro confronti. L'obiettivo del Movimento 9 Dicembre è quello di ottenere le dimissioni del Governo italiano mediante una rivoluzione costituzionale sostenuta dal popolo. Dalle dichiarazioni rilasciate dai portavoce del presidio ai microfoni di Vladimiro Poggi si evince come questi atti ingiustificati e criminosi non riescano comunque a fermare la protesta che, nella mente dei manifestanti, sarà destinata a protrarsi ad oltranza.
Per visionare il servizio:https://www.youtube.com/watch?v=PufsgGJWq6A&feature=youtube_gdata_player
Mattia Castellini
Ufficio Stampa PZ