
«Noi vi dichiariamo che il trionfante progresso delle scienze ha determinato nell'umanità mutamenti tanto profondi, da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato e noi liberi, noi sicuri della radiosa magnificenza del futuro […] nel paese dell'estetica tradizionale spiccano oggi il volo ispirazioni sfolgoranti di novità […] Noi denunciamo al disprezzo dei giovani tutta quella canaglia incosciente […] che a Milano rimunera una pedestre e cieca manualità quarantottesca».
Niente meglio del Manifesto dei pittori futuristi (1910) rende il senso del ‘passaggio del secolo', che col Futurismo si irradiò proprio da Milano.
Con immagini e parole G. Galli e L. Tellaroli raccontano l'elettrica vitalità dell'epoca.
Milano tra Ottocento e Novecento