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31/10/2014Editor_90
 
Nuove attività, cosa sapere per la creazione di società in Italia e Lombardia
 
NUOVE ATTIVIÀ: COSA SAPERE E COME FARE DAL PRESTITO PERSONALE ALL'AVVIAMENTO
 
 


Si svolgerà il prossimo 6 novembre a Bra in provincia di Cuneo un congresso tra un'importante realtà del settore bancario locale ed il mondo degli artigiani e delle imprese; lo scopo dell'incontro sarà quello di analizzare il rapporto tra l'accesso al credito e quell'humus di microimprenditori, o aspiranti tali, che di credito ha un bisogno estremo per poter far sì che quella che inizialmente è solo un'idea si trasformi in una realtà produttiva.


L'iniziativa cuneese è solo una delle tante che si stanno tenendo a livello provinciale, regionale e nazionale e che provano a riportare alla luce dei riflettori, e si spera anche delle istituzioni, l'anello debole degli attuali tentativi di ripresa che è quello dell'accesso al credito.


È vero che, soprattutto nell'arco dei mesi passati (ultimamente la situazione sta lentamente migliorando) le banche avevano stretto fortemente i cordoni del credito, soprattutto quello rivolto alle piccole imprese, e soprattutto in vista degli stress test che la BCE ha tenuto in questo mese di ottobre.
È anche vero però che, già da un po' di anni a questa parte sono cambiati ed aumentati gli strumenti di finanziamento a disposizione di chi vuole creare una sua nuova attività.


Al fianco dei mutui e dei fidi oggi ci sono anche i prestiti personali, che in molti casi (in particolare per le attività che richiedono un budget non troppo alto per la fase di start up) possono essere più che sufficienti a finanziare i primi anni di vita delle nuove attività di impresa.


I prestiti personali sono una forma di finanziamento che prevede processi di accesso più semplici rispetto alle altre. Ad esempio non viene richiesta la presentazione una busta paga e non si deve fornire alla banca o all'istituto erogante un business plan dettagliato della nostra iniziativa.
Questa maggior semplicità da un lato ha portato ad un allargamento del pubblico interessato a tale forma di finanziamento, dall'altra ha anche spinto i vari istituti a formulare un ampio ventaglio di offerte diverse e competitive tra loro.


Per questo la prima cosa da fare, per chi fosse interessato ad aprire una nuova attività, è mettere a confronto i tassi per prestiti personali richiesti dai vari istituti (questo è un utile sito a riguardo per ottenere questo tipo informazioni) . In particolare dovremo sempre considerare con la massima attenzione il TAEG e non il tasso di interesse passivo applicato alle somme ricevute.
Perché? Perché il TAEG è un tasso che contiene al suo interno non solo gli oneri relativi alla maturazione degli interessi ma anche tutte le spese accessorie all'erogazione del finanziamento.
In altre parole potremmo trovarci di fronte due possibili offerte di prestito personale A e B; magari A ha un tasso di interesse passivo minore rispetto a B, ma un TAEG più alto. In questo caso dovremo comunque scegliere B perché, andando a comprendere tutte le voci di spesa, sarà l'offerta che, alla fine della restituzione di tutto il debito, ci sarà costata meno.
 


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