
Lascia la moglie Giulia Redaelli già insegnante a Chiari ed i tre figli Marzio, Elena e Maria. I funerali sono in calendario mercoledì 25 gennaio in mattinata.
“Con profonda commozione ho appreso della scomparsa del prof. Giovanni Repossi – ha dichiarato il Sindaco di Chiari, Senatore Sandro Mazzatorta – La conoscenza personale del maestro ed il nostro reciproco rapporto di stima si sono consolidati negli anni del mio mandato amministrativo a Chiari. Dal 2004 ad oggi abbiamo avviato in collaborazione con il maestro Repossi svariate iniziative culturali per dare nuova visibilità alla nostra città e valorizzarne in particolare il patrimonio storico ed artistico. Ho avuto modo di apprezzare la straordinaria competenza professionale e la piena disponibilità del prof. Repossi nella promozione di eventi pubblici di prestigio, dalle rassegne in Villa Mazzotti al complesso progetto di allestimento del Museo della Città in Piazza Zanardelli, aperto al pubblico nel 2010 e alla progressiva attuazione dal 2009 del Museo di scultura all’aria aperta nel centro storico cittadino. Ma soprattutto in questi anni ho sinceramente ammirato lo spessore umano di Giovanni Repossi, fantasioso per la creatività e l’originalità delle idee innovative proposte con vulcanico fervore ma anche con la sagace avvedutezza di chi fa dell’arte un mestiere nel senso più nobile dell’accezione, consapevole che il metro di giudizio dell’artista sta nell’affinità emozionale che si instaura attraverso l’opera con il pubblico. L’arte di Repossi, come dimostrano le numerose testimonianze a sua firma che anche a Chiari sono patrimonio di tutti, manifestano la sensibilità del maestro ma anche l’attenzione per il pubblico dei fruitori nella consapevolezza che “fare cultura”, come sovente ripeteva, significa coinvolgere a largo raggio i cittadini ed in particolare le giovani generazioni. Il forte legame di Repossi con la sua terra d’origine è stato dimostrato dal grande consenso che ha suscitato la recente antologica allestita dal maestro nel Museo della Città dal 29 ottobre fino all’8 gennaio scorso. Con Repossi Chiari perde un grande della storia cittadina ed un artista di chiara fama. Noi perdiamo anche un nostro amico che, a dispetto dell’età, non ha mai cessato di intraprendere nuove frontiere e nuovi progetti, come dimostra la sua appartenenza alla commissione comunale destinata a coordinare le celebrazioni del 150°anniversario dalla proclamazione di Chiari a città nel 2012”.
Personaggio notissimo nel mondo dell’arte di livello internazionale, il maestro Giovanni Repossi ha sempre mantenuto un profondo legame con le sue origini clarensi. Fin dagli anni Settanta ha attivamente partecipato alla vita politica locale ricoprendo in seguito anche il ruolo di assessore alla Cultura nei primi anni dell’Amministrazione Facchetti. Intensa, dal 2004 ad oggi, la sua collaborazione con l’Amministrazione Mazzatorta per la realizzazione di prestigiosi progetti culturali di recente attuati a Chiari dalle rassegne in Villa Mazzotti all’allestimento del Museo della Città in Piazza Zanardelli alla progressiva attuazione dal 2009 del Museo di scultura all’aria aperta nel centro storico cittadino. Originario di Chiari, dov’era nato nel 1929, il prof. Giovanni Repossi era figlio d’arte. Il padre Pietro (1902-1983), tra i maggiori scultori bresciani del primo Novecento, è stato tra i suoi primi maestri. Formato all’Accademia di Brera con i maestri Funi, Morelli e Carrà, Giovanni Repossi ha maturato la sua esperienza artistica negli ambienti d’arte tra Milano, Roma e Bologna: è stato per 35 anni titolare della cattedra di Decorazione Pittorica a Brera e vicedirettore dell’Accademia con direttori il pittore Domenico Purificato e lo scultore Andrea Cascella. E’ stato in seguito nominato all’unanimità direttore dell’Accademia di Brera. Noto a livello internazionale e nazionale, Giovanni Repossi ha partecipato ad importanti rassegne in Italia e all’estero ma nel quotidiano ha scelto di vivere nella terra natale in un legame stretto con la realtà di appartenenza del territorio clarense e bresciano. La sua opera, specchio del realismo esistenziale dal secondo dopoguerra all’età contemporanea, filtra in una ricerca continua supportata da un’accuratissima tecnica grafica e pittorica il tema della memoria: personale è l’impronta di Repossi nella rivisitazione dei dipinti del passato o nella rielaborazione di suggestioni mitologiche e metafore per approdare dal 1985 verso l’acquarello in dipinti di dimensione sapienziale ed intensa poetica. Ha illustrato volumi per la scrittrice Maria Corti, per il poeta Lento Goffi ed il celebre “Bibbiù” frammenti biblici in dialetto bresciano del clarense Achille Platto. Chiari conserva pregevoli opere del maestro Giovanni Repossi presso la sede municipale di Piazza Martiri della Libertà, presso il Monoblocco Chirurgico dell’Azienda Ospedaliera Mellini e presso la chiesa di Santa Maria Maggiore. Del prof. Giovanni Repossi è il drappo del Palio delle Quadre, aggiudicato nel 1984 alla Quadra Zeveto. Ha condotto la trasmissione televisiva “L’O di Giotto” per la RAI di Roma. Ha insegnato all’Accademia di Mendrisio in Svizzera. Sono di Repossi significative opere pubbliche in numerose città d’Italia. Domenica 8 gennaio a Chiari si è conclusa la retrospettiva antologica “Giovanni Repossi 1950 – 2011. Una vita per l’arte” inaugurata nel Museo della Città sabato 29 ottobre in presenza dell’artista ed ambientata nei prestigiosi edifici comunali di Piazza Zanardelli con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Chiari, di Regione Lombardia e Provincia di Brescia realizzata in collaborazione con la Fondazione Bertinotti Formenti, Fondazione CAB e Trafilerie “Carlo Gnutti” di Chiari. La rassegna, seconda edizione del ciclo “Arte in Lombardia.Il secondo dopoguerra” allestito nel 2010 in Villa Mazzotti con la mostra dedicata agli anni della ricostruzione 1945-1956, ha ripercorso la carriera artistica e la multiforme esperienza creativa di Repossi riletta attraverso un centinaio di opere in sessant’anni di attività del maestro nelle due sezioni “Arte come mestiere” e “Arte come poesia”. Documentato in maniera esaustiva il “mestiere” dell’artista Repossi che ha sperimentato tecniche tradizionali - disegno, incisione, pastello, affresco, vetrata, mosaico – ma anche le svariate tendenze pittoriche degli ultimi cinquant’anni della storia dell’arte, dal ritratto, al paesaggio ai notturni. La sezione dedicata alla poetica dell’arte ha proposto le tecniche più amate da Repossi che si è espresso nei dipinti ad olio, nella tempera su tela e nell’acquarello su carta con una vocazione più intima e personale. Chiari ha reso omaggio all’arte del maestro Giovanni Repossi attraverso la spontanea e corale restituzione delle sue innumerevoli opere da parte dei privati prestatori che hanno permesso di recente la realizzazione di un evento culturale di grandioso respiro.