
Il nuovo album dei Trenincorsa “Abracadàbra” definisce in modo chiaro e deciso il genere musicale del gruppo, un “folk-rock” che spesso sfocia in sonorità quasi “pop” ed evidenzia un maggiore ricorso al dialetto rispetto ai precedenti lavori. Ogni canzone è un piccolo libro, o potrebbe diventarlo, perché si raccontano storie di persone, a volte tristi, a volte comiche, romanzate o assolutamente reali. Alcuni pezzi racchiudono più personaggi, come il singolo “Primavera” o l’autobiografica “Sés omen” (con l’originale partecipazione di Martino Iacchetti), altri invece in cui i protagonisti vivono una vita parallela, una propria irrealtà tragicomica (“Abracadabra” e “Il cinema Magnolia”). Dove si effettua il percorso inverso è in “Agua mala”, il brano è infatti liberamente tratto dal secolare romanzo di Hemingway “Il vecchio e il mare”. Sempre con il mare come sfondo ne “L’uomo del faro”, in cui emergono in modo evidente alcune novità a livello di suoni, cosa che “salta alle orecchie” anche nel brano “La grande occasione”. Formidabile la partecipazione del gruppo calabrese Koralira nell’ispiratissima “El gir del vent”. Una ballad dolce e immancabile è “Mi e ti”, in cui spicca la particolare attenzione data ai cori, altro pezzo che musicalmente non poteva mancare, proprio perché tipico della band, è “L’ultimo Samurai”, simpatico ma intenso racconto di un giornalista-fotoreporter “…dalla Brianza alla fin del mund…”. Ultima, ma non meno importante, è la canzone più profonda, innovativa per il gruppo e soprattutto toccante: “L’altra part del mür”, storia vera di un uomo anziano, “parcheggiato” in un ospizio di periferia, che pur ancorato alla sua rituale quotidianità, non vuol placare la sua ambizione a spiccare un volo che lo porti altrove. Tutto questo in un’emozionante versione pianoforte e voce. L’anteprima dell’album è il singolo “Primavera” (Latlantide – 2012), una ventata di profumi, riscosse e rivincite che soffiano in primavera, portando energie positive. In allegato il comunicato stampa completo.