
A novembre due le date in calendario per gli appuntamenti con la cultura del gusto pavese a Certosa di Pavia, proprio di fronte complesso monumentale sede di una delle più belle architetture religiose lombarde. Una vetrina eccezionale tra sacro e profano che fa “dialogare” il bello ed il buono della migliore produzione enogastronomica di Oltrepò e Lomellina, zona ricca di tipicità ed eccellenze dalla Val Tidone all'Alessandrino.
Enogastronauti, golosi e fooders potranno non solo degustare bontà dolci e salate a filiera controllata ma anche incontrare e conoscere le storie di questi piccoli imprenditori del gusto. Zero stress alla cassa, l'atmosfera da mercatino d'antan, chilometro zero o quasi, l'occasione per cominciare a pensare al Natale: 4 validissimi motivi per uscire di casa, conoscere un capolavoro dell'architettura religiosa lombarda e conoscere tipicità doc e dop. Salame e patè d'oca, salame di Varzi, salame di struzzo, formaggi dell'Alessandrino, riso del Pavese da accompagnare con i vini DOC dell'Oltrepò e del confinante Monferrato. Senza dimenticare miele, salse, funghi, specialità dolciarie tra cui le offelle di Parona, succhi di frutta e passate di pomodoro, conserve, birre artigianali, marmellate e confetture da degustare a colazione e a merenda, ma anche con i formaggi tipici del territorio.
Farmers' market della Certosa
4 e 18 Novembre 2012
Dalle 9 alle 18
Certosa di Pavia (Pv)
Via del Monumento
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d'Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).