
Scocca a mezzogiorno di martedì 15 febbraio 2011, festa dei Martiri Faustino e Giovita Patroni di Chiari, l’inaugurazione dei tre storici edifici comunali dell’ex-Anagrafe, ex-Municipio e Carceri tra Piazza Zanardelli e Piazza Erbe, a conclusione del completo intervento di restauro ed ampliamento avviato dall’Amministrazione Comunale a marzo 2007.
Rispetto agli originari tre piani esistenti sono quattro i livelli restituiti alla pubblica fruizione, grazie alla realizzazione degli spazi interrati dei tre stabili ora interconnessi con collegamenti in verticale ed orizzontale in un unico percorso di visita. Proprio nel vasto piano interrato è stato del tutto completato anche l’arredo della sezione dedicata a Storia ed Archeologia con il Laboratorio Didattico e la mostra allestita nell’ambito del progetto Langobardia Fertilis coordinato e co-finanziato da Provincia di Brescia e Regione Lombardia. I restanti spazi dei tre edifici, già completate le opere di restauro architettonico e finitura, risultano accessibili e pronti per l’arredo.
I lavori di recupero globale dei tre stabili tra Piazza Zanardelli ed Erbe nel cuore di Chiari sono stati compiuti grazie a significativi co-finanziamenti da parte degli Enti sovra-comunali, senza indebitamento per l’Ente o incremento della pressione fiscale a danno dei cittadini. Di rilievo l’alta tecnologia degli impianti realizzati con criteri di sostenibilità ambientale per la presenza di pozzi geotermici e pannelli radianti a pavimento o a parete che comportano un azzeramento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Gli spazi completamente restituiti all’utilizzo pubblico come Archivio Storico Comunale, Urban Center, spazio espositivo, Laboratorio di Storia ed Archeologia, nuova sala polifunzionale da 100 posti ed Emeroteca, si sviluppano su una superficie globale di 3500 metri quadri con l’aggiunta di 2500 metri quadri delle piazze antistanti e sono interamente accessibili anche alle persone diversamente abili.
L’intervento di restauro architettonico è stato condotto non come semplice ristrutturazione edilizia ma come azione organica di recupero dei tre edifici monumentali con il nulla osta della Soprintendenza per la tutela degli immobili sottoposti a vincoli per il pregio storico ed artistico. E’ stato integralmente recuperato uno spazio ampio ed in condizioni di totale abbandono da decenni che, con la tutela e la valorizzazione del nucleo centrale della città, ha permesso di realizzare un’opera di interesse sovracomunale, con sezioni attrezzate e già disponibili per la didattica: il complesso architettonico si qualifica come Museo Civico interattivo utile alle nuove generazioni per capire il passato ed aprirsi al futuro.