Come nella storia epica raccontata da Ernest Hemingway, anche lo spettacolo diretto da Campanale scandaglia la tenacia ed il coraggio dell’uomo nell’affrontare l’impervia natura. In scena tre personaggi, tre vissuti, tre età: Hemingway lo “scrittore avventuriero” e “le sue creature”, Santiago il vecchio pescatore, e Manolin il ragazzo. Sulla scena tutti e tre vivono nel gioco sapiente degli spazi su piani diversi: sul retro il vecchio, al centro il ragazzo, fuori scena lo scrittore che si esprime anche con la sua lingua di origine. Hemingway è l’adulto nel pieno del suo vigore, stimolato e messo in crisi da una storia semplice ma emblematica, e dai suoi protagonisti guardati con rispetto, amore e pietà perché compagni e testimoni in un rito di passaggio. È la storia di Santiago che lotta nel mare, tra le corde, il sudore, la fatica, il dolore delle mani e della sconfitta, facendo un salto spirituale nell’ultimo passaggio della sua esistenza. Il vecchio e il mare risulta una specie di epopea del quotidiano rapporto tra il mondo umano e la natura, grande rito sacro che si rinnova ogni giorno e nel quale ogni giorno l’uomo diventa sempre più forte pur sempre consapevole di avvicinarsi al suo inevitabile destino. In allegato il comunicato stampa.
INFORMAZIONI:
Teatro Sociale di Como – Via Bellini 3, Como
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